Commissariata la Croce Rossa. Famiglie in difficoltà senza cibo

Cantù Pesanti le ripercussioni: sospesa la distribuzione non solo del fresco, ma anche del secco. L’assessore ai servizi sociali: «Servizio da riorganizzare, allo studio anche modalità provvisorie»

Cantù

Non solo le famiglie in difficoltà rimaste senza i generi alimentari del cosiddetto fresco: ora è stato sospeso dai volontari anche il servizio del secco. La vicenda del commissariamento del comitato di Cantù della Croce Rossa Italiana si ripercuote sui nuclei in difficoltà. Tant’è che il Comune sta valutando in queste ore a quale associazione affidare il prima possibile l’incarico del servizio, per poter così aiutare le famiglie, circa un centinaio, con problemi economici, spesso con minori. O, comunque, in che modo dare loro una mano, anche con una modalità provvisoria, da emergenza.

Massimo Farinella è il commissario che subentra all’ex presidente Giorgio Speziali: alle elezioni per il rinnovo delle cariche, Farinella, anch’egli candidato, era arrivato secondo dietro Speziali per appena un paio di voti. Speziali è stato rimosso dalla Croce Rossa italiana nazionale dopo i controlli sui cibi in magazzino da parte dei Carabinieri dei Nas.

Sanzioni per 16mila euro

I militari dell’Arma avevano provveduto a intimare lo smaltimento di diversi chili di cibi, destinati proprio alle famiglie bisognose in carico ai servizi sociali del Comune, il cui termine minimo di conservazione aveva oltrepassato abbondantemente le tempistiche indicati nei cartelli interni di Croce Rossa, entro cui i cibi stessi possono essere consumati effettivamente. Erano state verbalizzate 16mila euro di sanzioni amministrative, tra cui la mancata presentazione della segnalazione certificata di inizio attività di stoccaggio degli alimenti e la carenza igienico-sanitaria riscontrata all’interno del magazzino principale di via Tripoli.

«Gravi irregolarità - sancisce la delibera di commissariamento della Cri nazionale - Il permanere delle anomalie segnalate, nonostante ripetute richieste e formali solleciti da personale volontario e dal comitato regionale Cri Lombardia, dimostra una persistente e ingiustificabile inadempienza da parte della governance del Comitato Cri di Cantù, incompatibile con i doveri statutari e la missione umanitaria».

L’ambulatorio chilometro zero

«Il commissario Farinella mi ha comunicato la sospensione, oltre al fresco, del servizio del secco - riferisce l’assessore ai servizi sociali Isabella Girgi - stiamo valutando con gli uffici, ne è stata informata anche il sindaco Alice Galbiati oltre che la dirigente. Lunedì agli uffici sociali certamente ci confronteremo per capire quale associazione incaricare di questi servizi. Nel mentre, stiamo valutando anche modalità provvisorie per aiutare le famiglie. Mi è stato assicurato che resta in vigore il servizio di ambulatorio chilometro zero in via Ariberto. Ora mi auguro che internamente alla Cri tutto si chiarisca: è un’attività che dà tanto per il territorio».

Per Farinella, è stato un sabato - ieri - di lavoro nella segreteria di via Ariberto. A studiare le carte. «Rimando le mie valutazioni ai prossimi giorni - afferma - sto guardando da vicino la situazione del comitato sotto il punto di vista economico e operativo. Purtroppo all’interno della Croce Rossa di Cantù le criticità negli ultimi mesi sono aumentate».

Si punta anche a riunire un comitato spaccato e di far tornare diversi volontari che se ne sarebbero andati. Ma c’è anche chi teme che altri decidano di andarsene.

© RIPRODUZIONE RISERVATA