Da Cantù a Senna e Capiago. Reti telefoniche ko: spuntano altri casi

Disservizi C’è anche chi è senza linea da due mesi. L’ultima segnalazione in zona Galliano. La causa scatenante, a volte, il maltempo del 22 settembre. «Le risposte? Guasto complesso»

Cantù

Da Cantù a Senna, passando per Capiago Intimiano, cresce l’esasperazione dei residenti costretti, anche da due mesi, a non avere la linea telefonica fissa di casa. Guasti e attese di date spesso prorogate stanno trasformando alcuni problemi tecnici in frustranti casi di disservizi. Soprattutto per chi dipende dal telefono per necessità familiari o lavorative.

Gli ultimi episodi

A Cantù, in via San Vincenzo, zona Galliano, Margherita Colombo racconta di essere rimasta senza linea dallo scorso 23 ottobre: un mese. «Ho contattato più volte il 187, il numero clienti di Tim, ma senza risultati concreti - dice - ogni giorno, l’appuntamento per l’intervento viene spostato di altri due. L’ultima data comunicata è quella del 12 dicembre, a quasi due mesi dalla segnalazione del problema». Colombo sottolinea che il disagio ha coinvolto diverse famiglie della zona. «È stato riferito che il problema potrebbe essere di una dozzina di famiglie: certamente, la questione ha coinvolto almeno tre diversi nuclei. La responsabilità dovrebbe essere di una ditta esterna. Io spero solo che la linea mi venga ripristinata il prima possibile».

Stessa musica, ma da un altro Comune, Senna, arriva su testimonianza di Angela Cappelletti, via Ponisio. «Il 22 settembre la linea funzionava: è il giorno in cui c’è stata la giornata di maltempo che nel Canturino aveva provocato anche delle alluvioni. Dal giorno dopo, 23 settembre, il telefono non ha più funzionato». E fanno due mesi secchi senza telefono. «Ogni volta che chiamo, dalla Tim mi dicono sempre che si tratta di un guasto complesso - dice - Il problema comunque coinvolge anche un’altra abitazione della zona, situata già nel Comune confinante, Capiago Intimiano.

Qui a casa c’è anche una persona anziana, il telefono fisso serve anche per necessità. Continuano a dire che è un problema di cavi. Ma cosa dobbiamo fare, telefonare al presidente della Repubblica? Io sono cliente dal 1979, pago 58 euro e 50 centesimi di bolletta ogni mese».

Il precedente

Di recente, si era parlato di un problema a un’utenza di via Cervino, dove un imprenditore era rimasto per un altro mese e mezzo senza telefono, dopo due mesi già trascorsi senza giusto la scorsa estate. Il disagio l’aveva vissuto nuovamente Luca Capoferri, titolare della Capoferri Arredamenti di via Arconati, ditta a conduzione familiare che produce arredi su misura. Il telefono per lui è indispensabile per lavorare: dopo che ha contattato La Provincia, improvvisamente il telefono ha ripreso a funzionare. In quel caso, il problema, poi risolto, era in quota Fibercop. «Assurdo che in uno stato di diritto si debba ottenere così un intervento che io credo sarebbe dovuto all’utente che lo segnala - aveva detto - resta inoltre da capire chi mi rimborserà per i costi che comunque ho sostenuto».

La Provincia, nei giorni scorsi, ha messo anche le nuove segnalazioni all’attenzione di Tim. Dall’azienda si apprende che sono in corso alcune verifiche e che il prima possibile verranno date tutte le informazioni del caso.

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