
Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 17 Ottobre 2025
Dietrofront del sindaco di Inverigo. Elementari, torna lo striscione “Pace”
Il caso Il leghista Vincenzi in visita agli alunni della Don Gnocchi. L’ha riappeso personalmente. Le parole ai bimbi: «Tutti la vogliamo, ma è importante capire che ci sono regole da rispettare»
Inverigo
Da ieri pomeriggio lo striscione con la scritta “Pace” realizzato dagli studenti della quarta elementare della primaria Don Gnocchi di Inverigo, fa di nuovo bella mostra di sé sulla recinzione esterna dell’edificio scolastico. Ad appenderlo, assieme alle maestre, il sindaco Francesco Vincenzi, l’assessore alla Pubblica Istruzione Barbara Magni e i consiglieri comunali Alberto Bartesaghi, Marina Bernardi e Angelo Navoni.
In Parlamento e in tv
Il 3 ottobre scorso lo striscione era stato tolto, dopo una telefonata del sindaco, creando un clamoroso caso che è arrivato anche in Parlamento con un’interrogazione scritta e su diversi programmi televisivi.
Dopo tredici giorni si ritorna quindi al punto di partenza. Ma con alcune differenze che Vincenzi ha spiegato ai giovani studenti di quarta, in un faccia a faccia molto intenso ed anche commovente. «So che la decisione di far togliere il cartello vi ha fatto dispiacere - ha detto il primo cittadino di Inverigo - E forse vi ha anche fatto pensare che qualcuno non creda nella pace. Ma non è così: tutti noi - insegnanti, genitori, amministratori e cittadini – vogliamo la pace. La desideriamo profondamente».
Gli elogi ai bambini di quarta
Dopo aver elogiato i bambini per il cartello «colorato, pieno di speranza e fatto con il cuore», il sindaco ha spiegato le ragioni per le quali è stato rimosso. «Non è stata presa perché non ne condividiamo il messaggio, ma perché il modo in cui è stato esposto, non ha seguito le regole che tutti dobbiamo rispettare. Nessuno - ha proseguito il primo cittadino - vi ha voluto punire o zittire: si è semplicemente voluto ricordare che ogni iniziativa, anche la più bella, deve essere fatta nel modo giusto, con rispetto per le persone e per i luoghi che appartengono a tutta la comunità. Per questo siamo intervenuti anche per dire che la pace vera si costruisce anche attraverso comportamenti corretti, ascolto, collaborazione e senso di responsabilità».
Vincenzi ha anche annunciato un momento, organizzato dalla scuola e dall’amministrazione comunale, «per parlare di pace, per esporre i vostri lavori e per rendere il messaggio ancora più forte, condiviso e consapevole. Insieme con rispetto e collaborazione - ha concluso il primo cittadino - possiamo fare in modo che la pace non sia solo una scritta su un cartello ma un modo di vivere che accompagni tutta la nostra comunità».
La parola “fine”
Gli applausi dei bambini hanno accompagnato la conclusione del dialogo. Vincenzi ha poi annunciato che personalmente, con gli altri assessori e la dirigente Clotilde Esposito, avrebbe riappeso lo striscione sulla recinzione, per poter essere visto da tutta la cittadinanza. Ieri pomeriggio probabilmente è stata scritta la parola “fine” alla vicenda che ha tenuto Inverigo sotto i riflettori nazionali e che ha anche scatenato le reazione della minoranza “Inverigo 2021” che attraverso una mozione (che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale) chiedeva la collocazione dello striscione in un luogo pubblico e di Angelo Riboldi di Fratelli d’Italia che ha chiesto le dimissioni del sindaco.
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