Gavettoni sulle macchine da cinque metri di altezza: «Ho avuto paura di sbandare o che il parabrezza si rompesse»

Cantù Ragazzate che rischiano di mandare parabrezza in frantumi e di provocare incidenti. Allarme in via Risorgimento. «Sono fuggiti verso la piazza, ho pensato ai sassi dal cavalcavia»

Lei, alla guida, ha pensato al lancio dei sassi dai cavalcavia, finito in altri anni al centro delle cronache nazionali.

Il rischio: andare a sbandare nello stretto punto al di sotto del ponte di via Risorgimento, o anche trovarsi il parabrezza incrinato, o peggio ferirsi, a causa del lancio di un gavettone da un’altezza di cinque metri circa, esploso tra il vetro davanti al volante e il tettuccio. In fuga, due ragazzi, età stimata di quattordici anni.

«Con tutto quello che si sente, è stato inevitabile pensare al lancio di sassi in autostrada», riferisce Weruska Moscatelli, 50 anni, l’automobilista del veicolo colpito, che ha visto anche i due giovanissimi, prima del lancio, nei pressi della ringhiera.

Il racconto della donna

È successo in pieno centro. Via Risorgimento è la strada che da piazza Volontari della Libertà, per tutti piazza San Rocco, che scende - raccogliendo il traffico in arrivo da via Milano, sulla direttrice tra Cantù e Mariano, e via Carcano - verso via Murazzo e via Manzoni. Al di sopra: corso Unità d’Italia, quasi all’angolo con via Roma.

L’episodio, mercoledì sera. «Verso le 21.10 passavo sotto il ponte di via Risorgimento - racconta la donna - Prima di attraversarlo, ho visto queste due figure in alto. Ho avuto come un presentimento. In un attimo sono scomparse. E io ho sentito cadere sopra il parabrezza qualcosa, con un tonfo sopra il tetto di qualcosa che è poi esploso. Sul parabrezza mi è rimasta una chiazza, non so cosa sia. Ho subito suonato il clacson e ho tirato giù il finestrino, per gridare con un’esclamazione all’indirizzo di questi due ragazzi. Ho provato a rifare il giro. Ma ovviamente questi ragazzi hanno le gambe e se ne sono andati. Ho chiesto a un bar vicino se per caso qualcuno non avesse visto qualcosa. E dei ragazzi mi hanno detto di aver visto due ragazzini scappare verso piazza Fiume: se ne sono andati un po’ accovacciati. Uno di loro aveva una tuta».

«La mia prima reazione è stata di nervoso, perché avrei potuto sbandare - dice - Lo spavento c’è stato. Il parabrezza poteva anche incrinarsi o rompersi. Io mi sarei potuta ferire. E ho pensato a quello che succede con certi lanci dal cavalcavia. Impossibile non pensare ai sassi. A un chicco di grandine che scende, possiamo essere anche pronti, perché non è un fenomeno inaspettato. Diverso quando qualcosa piove dall’alto in accelerazione. Come questo gavettone».

«Per fortuna non ci sarebbero stati nemmeno danni materiali - continua - io però voglio rendere pubblico quanto è accaduto, e avvisare chi passa sotto quel ponte soprattutto a una certa ora. Si fatica a crescere i ragazzi, a cercare di renderli responsabili, e poi succedono queste cose».

«Sono teppistelli»

L’episodio è stato reso noto da un familiare attraverso i social: «Teppistelli», la sua definizione.

Non sono mancati commenti indignati: «Gesto molto grave», «Non capisco che divertimento ci sia a provocare magari un incidente», «Molto pericoloso», «Non c’è più controllo». In città la delega alla sicurezza è stata affidata all’assessore Maurizio Cattaneo. Del fatto è stato informato il sindaco Alice Galbiati, che sta effettuando alcuni approfondimenti su quanto accaduto.

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