Il dono di Giorgia: le scarpette al Cai di Arosio

La storia L’alpinista aveva perso la vita il 17 maggio travolta da una valanga: aveva 29 anni

Arosio

Le scarpette di arrampicata di Giorgia Rota sono arrivate al Cai di Arosio. Facevano parte dell’attrezzatura (sci, corde, imbraghi, macchina fotografica) usata dalla giovane bergamasca scomparsa a 29 anni il 17 maggio scorso, durante un’escursione di sci alpinismo, insieme al suo compagno di uscite Alessandro Aresi, nella regione di Täsch, nel Cantone Vallese, sull’Alphubel a circa 4000 metri di altitudine. Una valanga li aveva travolti, strappando via per sempre anche tutti i loro sogni, e le nuove vette da scalare.

La madre, pur se devastata dal dolore, ha deciso che tutta l’attrezzatura della figlia (che tra l’altro era molto seguita sul suo profilo di Instagram “Giorgiafacose”), non dovesse restare chiusa in uno scatolone.

Così ha scelto di regalarla ai suoi amici e alle persone che aveva conosciuto con la raccomandazione di utilizzarlo per mantenere vivo il ricordo.

Le scarpette di arrampicata le ha regalate a Cinzia Terraneo, una socia del Cai di Arosio la quale, d’accordo con la mamma di Giorgia, le ha volute donare all’associazione, ritenendola più idonea.

Visto che il Cai dispone di una parete attrezzata per l’arrampicata indoor, verranno utilizzate con il dovuto rispetto.

«Quando non saranno più utilizzabili, perché magari logore o rotte, tranquilli non verranno di certo buttate via -fa sapere Massimo Galli, amministratore della pagina social del Cai -.Nella sede dove ci si ritrova il venerdì sera per discutere di nuove escursioni e di quelle appena effettuate, abbiamo una bella parete dove, oltre alle foto, sono appesi in bella mostra, vari cimeli di attrezzatura non più in uso. Il posto per le scarpette di Giorgia lo si troverà, a tempo debito e si spera il più tardi possibile».

«Per ora -conclude Galli -, come credo voglia Giorgia, devono fare ancora tanta strada. A nome del Cai di Arosio e da parte di tutti i soci, un calorosissimo ed affettuoso abbraccio alla mamma ed al papà di Giorgia, per il loro gesto».

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