
Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 25 Settembre 2025
Il sindaco di Cantù: «Pronti a chiedere lo stato di calamità»
L’ alluvione Galbiati ha parlato in consiglio comunale: «Grande lavoro dei soccorritori, 500 gli interventi»
Cantù
Una città assediata dall’acqua, strade trasformate in fiumi di fango, anziani salvati dalle loro abitazioni diventate un pericolo e alla fine si contano 13 persone sfollate.
Il sindaco Alice Galbiati ha vissuto le 48 ore dell’alluvione che ha messo in ginocchio la città sui mezzi di soccorso, assieme all’assessore Maurizio Cattaneo, e martedì sera, di fronte al consiglio comunale, ha ammesso: «La situazione è stata drammatica. Ho visto immagini che non dimenticherò mai. Una Cantù surreale». E ha annunciato che chiederà lo stato di calamità.
Mai successo in città
Qualcosa mai accaduto prima e «molti cittadini che ho incontrato mi hanno confermato lo stesso». Quella che a suo avviso descrive meglio quanto si è attraversato, di immagine, è del comandante della polizia locale Roberto Carbone e del vice Alessandro Baroc che mettono in salvo un uomo con l’acqua fin sopra la cintola, a Vighizzolo: «Dobbiamo farci promotori del bene che si vede in queste situazioni, del bene che si fa». I numeri raccontano con più esattezza di quanto possano fare le parole quello che è successo. Fin dal primo pomeriggio di lunedì è stato attivato il Centro Operativo Comunale, il Coc, per il coordinamento delle operazioni di presidio, soccorso e messa in sicurezza.
Oltre 100 uomini e donne impegnati sul campo, tra Protezione Civile e Vigili del Fuoco - con squadre provenienti anche da Parma, Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Brescia e Bergamo - e forze dell’ordine. A tutti loro viene tributato un sentito ringraziamento, come alla Provincia.
«Una macchina meravigliosa»
«Anche quando il turno era finito – ricorda - hanno detto ancora usciamo. Ho avuto il privilegio di assistere a una macchina meravigliosa». Sono stati effettuati oltre 300 interventi, con più di 500 chiamate gestite dalla centrale operativa della polizia locale e dal Coc stesso. «Posso farvi solo immaginare quanto fosse bollente il telefono – prosegue il sindaco - Un ringraziamento ai cittadini, che hanno compreso la difficoltà di intervenire contemporaneamente su tutte le emergenze, cosa che era impossibile». L’unica nota stonata, «mi spiace non aver saputo di telefonate da parte dei consiglieri comunali, per sapere se ci fosse bisogno di un aiuto, fosse anche solo per rispondere al telefono. Abbiamo dovuto organizzarci noi. Nei momenti più concitati avrebbe fatto piacere avere un sostegno, sentire la vicinanza anche dell’amministrazione tutta, perché le emergenze non sono né di destra né di sinistra, sono dei cittadini».
Tante le criticità. A Vighizzolo. A Cantù Asnago, dove l’esondazione del Seveso e del torrente ha provocato danni ad alcune abitazioni. Allagamenti anche in corso Europa e via Torre. In via Varenna la caduta di un albero ha isolato la strada per mezza giornata. In generale, in tutta la città si sono registrati allagamenti di garage, cantine e locali interrati e seminterrati, in alcuni casi con oltre 2 metri d’acqua. Il Comune ha preso in carico 13 persone sfollate, appartenenti a 5 nuclei familiari, garantendo sistemazioni temporanee e il necessario supporto.
«Anche nei momenti più difficili – le parole di Maurizio Cattaneo, che ha delega alla Protezione Civile - quando abbiamo incontrato le famiglie sfollate, era evidente nei loro occhi non solo la paura, ma anche la forza e la determinazione di reagire. Abbiamo visto cittadini rimboccarsi le maniche, collaborare e ringraziare per quanto si stava facendo. Io stesso, insieme al sindaco, sono stato in prima linea, portando in salvo alcune persone anziane. È stata un’esperienza che non dimenticheremo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA