Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 27 Novembre 2025
Il sindaco
e le assoluzioni
«Attendiamo
il procuratore»
Curtale sul caso dei rifiuti: «Costituzione di parte civile atto dovuto, non dobbiamo chiedere scusa a nessuno»
Senna Comasco
Dopo le assoluzioni e i reati caduti in prescrizione nel processo di Appello per il caso dei rifiuti nei terreni di via del Gaggio, sono in corso valutazioni da parte del Comune su come proseguire l’iter legale. «Siamo interessati a capire cosa farà il procuratore generale. E anche noi dovremo fare le nostre valutazioni», dice il sindaco Francesca Curtale.
La Corte di Appello di Milano ha assolto Massimiliano Mercuri, Giuseppe Mercuri, Antonio Mercuri, Armando Perlini, Giorgio Cardin e Luciano Arcellaschi dai reati a loro ascritti per le condotte contestate sino al 1° luglio 2019 perché il fatto non sussiste. Riqualificato inoltre il fatto come contravvenzione al decreto legislativo 152/2006, ha assolto per non aver commesso il fatto, per le condotte successive, Luciano Arcellaschi e Giorgio Cardin, e ha dichiarato di non doversi procedere a carico dei tre Mercuri e di Perlini perché il reato è estinto per intervenuta prescrizione.
Confermate le statuizioni civili della sentenza, ma solo dal 2 luglio 2019, per i tre Mercuri e per Perlini. Il Comune aveva ottenuto una provvisionale da 80mila euro, facilmente ora si apriranno altre questioni da parte di chi vorrà riottenere quanto già versato, verosimilmente anche sull’entità della cifra, visto il minor arco temporale interessato. «Il procedimento - evidenzia il sindaco - è partito dalla Dda: la nostra costituzione di parte civile è un atto dovuto e quindi non dobbiamo chiedere scusa a nessuno».
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