In reparto senza aria condizionata. «Caldo asfissiante, situazione al limite»

Il caso La segnalazione dalla medicina dell’ospedale: «Pazienti e infermieri stanno soffrendo». La replica del Sant’Anna: «Previsti due milioni di interventi». Ma i lavori inizieranno a settembre

Un tema caldo, caldissimo. Bollente. E che si ripresenta in via Domea ormai da qualche anno. Il tema dell’impianto di condizionamento dell’ospedale Sant’Antonio Abate, obsoleto e non più in grado di fornire risposte adeguate, soprattutto di fronte alle temperature degli ultimi giorni. Disagio del quale Asst Lariana è a conoscenza, e c’è un progetto da due milioni di euro per risolverlo, ma i lavori, che non saranno brevi, prenderanno il via in settembre. I pazienti e il personale sanitario, quindi, per avere un po’ di sollievo, possono solo sperare nel cielo. Non in senso religioso, ma meteorologico: secondo gli esperti questa ondata di caldo persino sopra le medie estive dovrebbe venire interrotta da domenica, con l’arrivo dal Nord Europa del vortice ciclonico Poppea che porterà temporali e un brusco calo delle temperature.

Guai che si ripetono

Già nel 2018 gli utenti all’ospedale cittadino e nello specifico nel reparto di Chirurgia Multidisciplinare, avevano lamentato che la temperatura interna nelle stanze era schizzata fino a picchi superiori ai 30 gradi, creando un ambiente decisamente disagevole per i malati, per i parenti che si recavano trovarli e anche per medici e infermieri, impegnati per lunghe ore nella struttura. Erano quindi stati effettuati interventi per cercare di aumentare la potenza delle macchine frigorifere. L’anno successivo la situazione si era riproposta e si era proceduto con interventi tampone, dislocando nei reparti alcuni condizionatori reperiti in altri settori della struttura.

Le preoccupazioni

L’intervento risolutivo – data anche l’emergenza Covid che non ha aiutato – non è ancora stato realizzato. Così oggi sono i pazienti di Medicina e i loro familiari a lamentare che persone anziane e malate si trovano a fronteggiare queste giornale torride con il poco sollievo di alcuni ventilatori. E anche per il personale lavorare in simili condizioni è impensabile.

«È una vergogna - spiega un familiare di un degente- I pazienti e il personale rischiano il collasso, nel vero senso della parola».

Asst Lariana annuncia che «l’ospedale di Cantù è e sarà interessato da numerosi cantieri. In particolare per quanto riguarda l’impianto di condizionamento, nel mese di settembre è previsto l’avvio di lavori negli edifici M, P e G, finanziati con 2 milioni di euro. Tali interventi, volti al potenziamento ed efficientamento degli impianti, consentiranno di migliorare la situazione».

L’edificio M è quello dove si trovano, appunto, la Medicina e la Chirurgia Multidisciplinare. Recentemente, annunciando la scansione degli interventi previsto in via Domea in questi mesi e nei prossimi, il direttore generale di Asst Lariana Fabio Banfi ha puntualizzato che «pur nelle difficoltà del sistema la mia direzione si è sempre qualificata in un’opera di rilancio del presidio Sant’Antonio Abate. È di tutta evidenza, e perfino stucchevole ribadirlo, che tutti gli interventi in corso e a breve realizzati, concorrono a potenziare l’ospedale di Cantù».

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