«Io, vaccinata prima degli altri
Ma non sono medico o insegnante»

Una donna di 48 anni di Arosio, è stata contattata dall’Ats e ha seguito la procedura. L’imbarazzo al Sant’Anna, poi la rivelazione: fa parte dell’ordine professionale dei chimici

Non è né un medico né un insegnante. Né tantomeno una furbetta “salta-fila”.

Ma a 48 anni ha già ricevuto la prima dose del vaccino perché è un chimico. È il paradosso della campagna vaccinale che oggi dà precedenza agli iscritti all’ordine dei “Chimici e fisici” anche quando non lavorano per il sistema sanitario, ma sono responsabili di laboratorio in un’azienda che si occupa di nastri adesivi. Questa è la storia una donna di Arosio, convocata per ricevere la prima dose di AstraZeneca a Como.

Tutto ha inizio venerdì quando la donna riceve la chiamata per il vaccino. «Ho chiesto il perché della convocazione, visto che non appartengo a nessuna categoria prioritaria, allora la signora mi chiede se sono un operatore della scuola, un volontario, ma io non sono né l’uno né l’altro - racconta l’arosiana .- Alla fine mi viene detto che il mio numero è in elenco e quindi di andare il giorno dopo, sabato, al poliambulatorio dell’ospedale Sant’Anna di Como. Visto il momento, ho scelto di seguire le indicazioni date».

Alla struttura di via Napoleona, però, le strade per il vaccino si divino in due, una è dedicata agli over 80, l’altra al personale scolastico. «Scelgo la seconda anche se continuo a non capire cosa ci faccio lì, ma rimango, aspettando in coda per tre ore, assembramento compreso: se si sono sbagliati perderò mezza giornata, ma pazienza» prosegue. Ma, una volta arrivata alla postazione, il medico si rifiuta di vaccinarla perché non rientra nelle categorie prioritarie, pur essendo sull’elenco.

La svolta arriva dopo una serie di chiamate: la donna è da vaccinare. «Perché sono laureata in chimica e sono iscritta all’ordine professionale dei chimici e fisici, anche se non ho mai svolto la libera professione» spiega l’arosiana che anticipa quanto conferma Ats: l’ordine dei “chimici e fisici” rientra nel target da vaccinare in questa fase. «Non ho rifiutato perché temevo che il mio “no” venisse interpretato come un rifiuto al vaccino. Ma non posso accettare che una qualsiasi categoria professionale abbia la priorità sugli anziani e sui soggetti fragili».

(Silvia Rigamonti)

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