La nuova arena di Cantù nel piano triennale: «Parini e tensostrutture, ora avanti»

Città dello sport Il cronoprogramma per corso Europa: bando in aprile, prima pietra a fine anno. Intanto il cantiere del palasport in centro procede (lento). Cattaneo sui “palloni”: «Gara a breve»

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Non lo si dice troppo ad alta voce, che quanto accaduto negli ultimi trent’anni in città, in tema di palazzetti, insegna che non c’è da star tranquilli fino a che la prima palla a spicchi non passi dal cerchio del canestro, ma la nuova arena, la casa del basket – e non solo – sta prendendo davvero forma ed entusiasmo.

Sul fronte dell’altra piccola incompiuta cittadina, il palazzetto Parini, che è un cantiere da un paio d’anni, si viaggia a passo d’uomo, ma i lavori non si fermano. Prossimo passo, ora, l’apertura della gara, attesa da un bel pezzo, per la realizzazione delle due tensostrutture che l’amministrazione ha finanziato ormai da tempo, una da allestire a Vighizzolo e una in centro, vicino alle scuole di via Colombo e alle Tibaldi, il cui scopo è sempre stato, nelle intenzioni, essere di supporto alle società sportive proprio a causa dell’impossibilità di utilizzare il palasport accanto al municipio. Non si va di corsa, insomma, ma qualcosa si muove, sul fronte degli impianti sportivi. L’ultimo via libera al progetto della nuova arena polifunzionale è arrivato venerdì, con la validazione.

Opera da 50 milioni

Nelle prossime settimane, probabilmente in maggio, verrà creata una nuova società ad hoc, che si rapporterà con il credito e stipulerà il contratto d’appalto, mentre Cantù Next, il proponente, diventerà una società holding. Il progetto è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e la giunta guidata dal sindaco Alice Galbiati sta per procedere con la delibera che permetterà poi di trasmettere tutti gli atti alla Provincia, stazione appaltante per il Comune di Cantù, che quindi potrà poi aprire la gara per affidare la realizzazione da oltre 50milioni di euro.

Per quanto riguarda il Parini, i lavori per l’efficientamento energetico di quella che è stata la prima casa della Pallacanestro Cantù nel 1956, hanno già accumulato 14 mesi di ritardo. L’attenzione sul cantiere, quindi, è massima.

Non si riesce più a strappare una data per la riapertura, per anche comprensibile cautela, ma l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo conferma ancora che «riuscire a restituire la struttura alle società sportive anche solo in uso parziale, per gli allenamenti, è la priorità».

Strutture autoportanti

E poi le tensostrutture. Il progetto da poco meno di un milione di euro, finanziato dal 2021, in dicembre ha finalmente avuto il via libera da parte della giunta e si conta di realizzarle quest’anno, per la prossima stagione sportiva e il prossimo anno scolastico. Si conta di realizzare due nuovi impianti sportivi coperti con struttura ad archi in legno lamellare e teli in pvc, che possano accogliere al loro interno dei campi polivalenti per praticare diverse discipline sportive - basket, pallavolo e calcio a 5 giocatori - durante tutto il corso dell’anno, completamente fruibili anche da parte dell’utenza disabile.

«A breve verrà aperta la procedura per raccogliere le manifestazioni d’interesse – conferma Maurizio Cattaneo –. La fase più lunga dei lavori sarà quella iniziale, perché sarà necessario predisporre il fondo, poi il montaggio, trattandosi di strutture autoportanti, dovrebbe essere tutto sommato veloce. Contiamo che per l’autunno possano essere pronte».

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