La stazione è terra di nessuno. E la sala d’aspetto è un bivacco

Cantù In via Vittorio Veneto regna il degrado: l’unico argine sono gli Scout e il CC Canturino, che hanno in cura alcuni spazi dell’edificio

Cantù

La stazione ferroviaria di via Vittorio Veneto, fermata intermedia di Cantù sulla Como-Lecco, è diventata l il triste scenario dello sbando notturno, tra bottiglie di birra e di alcolici mandate in frantumi e abbandonate.

La sala d’attesa, a giudicare da cartoni e letti di gommapiuma, è addirittura diventata una sorta di dormitorio per chi, evidentemente, non ha un altro posto dove andare; poi lascia sul posto, durante il giorno, anche alcuni effetti personali. Eppure la stazione è anche casa di alcune associazioni. Altre se ne sono già andate, mentre gli scout Agesci del Cantù 1 puntano a trovare presto una nuova sede, più centrale.

Oggi, tranne quando è frequentata dagli scout, che garantiscono un minimo di ordine e di pulizia, l’area della stazione sembra la terra di nessuno.

All’esterno, sul marciapiede di fronte alla stazione, una bottiglia di un drink mandata in frantumi, il collo da un parte e il resto poco oltre. Verso i binari, i fogli con avvisi utili ai passeggeri sono stati strappati. Un angolo seminascosto sembra essere stato trasformato in una specie di toilette a cielo aperto.

La sala d’attesa presenta tutto il necessario per una dormita di fortuna.

Dalla fine di luglio e sino al 24 agosto, causa lavori di potenziamento tecnologico, Rfi ha disposto la chiusura della linea su un’ampia tratta. Il bus sostituivo passa davanti alla stazione: dall’altra parte dell’edificio.

Poco oltre, altre panchine. Altre bottiglie di birra vuote o infrante, con pezzi di vetro sparsi. Pacchetti vuoti di sigarette. Fogli di giornale. Sui binari: svariate confezioni di generi alimentari, lattine, altre bottiglie.

Sono poche le associazioni rimaste. Gli alpini di Cantù si sono spostati al Campo Solare di via Giovanni da Cermenate. In stazione, per ora, ci sono gli scout.

«La sede è utilizzata occasionalmente anche dal Masci, il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani - dice Federico Bassis, capogruppo scout Agesci Cantù 1 - In passato c’erano state delle effrazioni. Possiamo fare poco, su questo aspetto di degrado. Noi siamo in contatto con il Comune per trovare una soluzione definitiva sul lungo periodo: una sede più centrale, più stabile, in un luogo meno isolato. Anche perché l’attuale potrebbe non essere più disponibile per i futuri lavori di elettrificazione».

Ha alcune disponibilità in zona stazione anche il Club Ciclistico Canturino 1902. «In passato ci siamo imbattuti in qualcuno che dormiva lì - dice il vicepresidente Mauro Viotti - e abbiamo anche assistito personalmente a qualche situazione di degrado. Noi siamo prevalentemente lì di giorno. Ma di sera è pericoloso».

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