Liceo artistico Melotti, bocciati in calo. Oggi si parte: prima prova della maturità

Cantù Su 404 ragazzi dal primo al quarto anno in via Andina 33 bocciati e 184 giudizi sospesi. Esami per 450 studenti di quinta superiore nelle scuole pubbliche, il via con lo scritto di italiano

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Tra ripasso, scongiuri e toto-tracce – D’annunzio? Svevo? - si alza questa mattina il sipario sulla maturità.

Si parte, come da prassi, con la prova che spaventa meno, il tema d’italiano. Ma intanto anche molti ragazzi delle classi dalla prima alla quarta stanno per tornare sui banchi o ci sono già, per i corsi di recupero dei giudizi sospesi. La scorsa settimana sono terminate le lezioni e sono state ore intense per i docenti, alle prese con gli scrutini. E per gli studenti, ovviamente.

I numeri

Ma anche al liceo artistico Fausto Melotti, tirando le somme, emerge che quest’anno c’è stato un numero inferiore di bocciati. Forse anche grazie all’attività di tutoraggio, soprattutto nelle classi prima e seconde, che ha permesso di aiutare i ragazzi a superare le difficoltà. E a qualcuno, forse, a salvare l’anno.

In provincia di Como sono 3.857 i candidati alla maturità, su 52 sedi e un totale di 93 commissioni. Si parte alle 8.30, e coinvolgerà, nei tre maggiori istituti superiori canturini, circa 450 studenti. Al liceo artistico Fausto Melotti, sabato, partiranno i corsi di recupero per i 184 studenti che hanno chiuso l’anno con un giudizio sospeso, ovvero una o più materie non sufficienti. Come facile immaginare, studenti soprattutto delle prime, dove sono 58 – ben 15 in una sezione – e 53 nelle seconde, per poi scendere a 45 nelle terze e 28 nelle quarte. Lo stesso vale per le bocciature, che sono 33 in tutto dalla prima alla quarta, alle quali si aggiungono cinque ragazzi non ammessi alla maturità. I respinti sono 17 nelle prime – in una classe 5 – 5 nelle seconde, 9 nelle terze e 2 nelle quarte.

«Un numero minore rispetto all’anno passato», conferma la dirigente Anna Proserpio. In altri istituti si è attribuito quel calo ai corsi di potenziamento che le scuole hanno potuto attivare con i fondi messi a disposizione dal Pnrr e risorse proprie.

«Credo sia presto per trarre simili conclusioni – continua la dirigente – però è assolutamente vero che abbiamo attivato molti interventi di supporto. Da noi hanno funzionato bene i corsi di tutoraggio nelle prime e nelle seconde, grazie a fondi per il sostegno della fragilità». Ovvero l’opportunità per gli studenti di presentare le proprie problematiche, da singoli e non in gruppo, legate tanto a questioni metodologiche di studio quanto a difficoltà emotive.

«Grazie all’approccio uno a uno – continua – c’è un’analisi della problematica più puntuale e attenta. Nei ragazzi del primo anno a volte si tratta proprio di questioni psicologiche, legate all’impatto con una nuova scuola. Da parte dei docenti abbiamo avuto una restituzione positiva».

Così al Fermi

Al liceo Enrico Fermi la dirigente Erminia Colombo è convinta che la differenza, quest’anno, l’abbiano fatta proprio i corsi di potenziamento. L’anno passato si erano contati 48 studenti bocciati a giugno e altri otto a settembre, stavolta i respinti sono 33, un calo significativo.

La maggior parte, 20, in prima, poi 5 in seconda, 6 in terza e 2 in quarta. Di contro, in via papa Giovanni XXIII c’è un aumento dei ragazzi con giudizi sospesi, che sono 184 contro 164, 20 in più. Da qui la convinzione che l’intensificazione dei corsi durante l’anno abbia assorbito e raddrizzato le situazioni meno critiche.

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