Orologi fermi a Como: da piazza Cavour
a Comune e Porte Torre

Il caso Si tratta di pezzi storici, fuori uso o sbagliati che si trovano nelle zone più turistiche del centro. Quello sul bar Monti risale all’inizio del Novecento

Nei due minuti sui 1.440 che compongono l’intera giornata di 24 ore, l’ora è sicuramente esatta. In tutti gli altri casi meglio non affidarsi agli orologi storici collocati nelle zone più belle e turistiche della città.

Quella degli orologi fuori uso o con le lancette che si muovono in anticipo o in ritardo per Como è una maledizione che si ripropone periodicamente. Per la verità sembra anche essere uscita dai confini comunali se è vero - come è vero - che anche la vicina Cantù è alle prese con il tempo che non passa mai a causa della scarsa manutenzione.

Simboli e tradizione

Sarà anche l’era dei cellulari e degli smart watch, ma il fascino degli orologi (tra l’altro in alcuni casi molto antichi e in luoghi privilegiati) attrae comunque gli occhi di comaschi e turisti che non possono non notare il mancato funzionamento. Soprattutto a quello di piazza Cavour, all’angolo sopra il bar Monti, i comaschi sono particolarmente affezionati. «È il più antico - aveva spiegato tempo fa Alberto Panzeri, l’ultimo della generazione di orologiai comaschi che ne aveva realizzato molti apparecchi nella convalle - ed è stato costruito nei primissimi anni del Novecento. Fu il Comune a dare l’incarico al mio bisnonno di crearlo».

Nel settembre del 2020 venne rimosso per essere sottoposto al restauro e alla riparazione e aveva ripreso a funzionare. Ora però, il tempo si è fermato di nuovo nella piazza principale di Como e a due passi dal suo lago.

Spostandosi da piazza Cavour a un altro luogo simbolo della città come Porta Torre la “musica”, o meglio l’ora, è tutt’altro che a ritmo. L’orologio, sempre realizzato dagli artigiani Panzeri, ha una decina di minuti di anticipo rispetto all’ora effettiva. Ieri mattina alle 11.41 segnava, in realtà, le 10.31. E così via dicendo. Completamente fermo quello di piazza Del Popolo, all’angolo con via Pessina. E, a giudicare dalle lancette bloccate all’una e 35 (in realtà erano le 11.55) non si può nemmeno dare la colpa al cambio dell’ora da solare a legale e viceversa, visto che l’apparecchio è totalmente non funzionante.

Il test fallito

Ko infine, tra quelli più antichi, anche l’orologio che si trova nel cortile antico di Palazzo Cernezzi, sede del Comune di Como. Segna sempre le tre anche quando, nella realtà l’ora è ben diversa (il nostro test, come si vede dalla foto qui a lato, è delle 11.47 di ieri mattina). Sono certamente problemi non di primaria importanza, ma è anche dalle piccole cose che si vede la cura della città. E il test degli orologi segna una bocciatura per la casa di tutti cittadini comaschi.

Una situazione che, va detto, si è ripetuta più volte nel corso degli anni e che è tornata a riproporsi nuovamente. Nessun tic tac dagli orologi più vecchi di Como, che sono anche il simbolo dell’operosità comasca, oltre che di una tradizione arrivata fino ad oggi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA