Pedaggio sulla Milano-Meda, altro scontro tra Pd e Lega

Il caso Orsenigo: «Sul pedaggio in scena un teatrino». E punta il dito contro il sindaco Alberti, che risponde: «Impegno senza bandiere»

Mariano Comense

«Nelle ultime ore abbiamo depositato, direttamente all’attenzione del governatore, ulteriori mille firme, superando quota 9mila, e siamo ormai a poche sottoscrizioni dal traguardo delle 10mila».

Angelo Orsenigo, consigliere regionale comasco del Partito Democratico e il collega Gigi Ponti, dem di Monza e Brianza, aggiornano il conto della raccolta firme per scongiurare l’introduzione del pedaggio nella tratta della Milano-Meda che andrà da Lentate e Bovisio.

Le accuse

«Quello della Lega sul pedaggio, e in particolare della Milano-Meda, è un vero e proprio teatrino -prosegue Orsenigo - Dopo che da mesi diciamo che è un provvedimento inapplicabile, ingiusto, insensato, si sveglia il sindaco di Lazzate e nostro ex collega in consiglio regionale, il leghista Andrea Monti, e, assieme ai primi cittadini di altri comuni, tra cui il compagno di partito Giovanni Alberti, sindaco di Mariano, approva un ordine del giorno in cui chiede di ripensare alla decisione di far pagare ai pendolari i costi dell’opera con il pedaggio. La troviamo - prosegue il consigliere dem - quanto meno una presa di posizione tardiva. Ma soprattutto appare chiaro che per rimettersi in partita, visto il malcontento di intere comunità, la Lega ha dovuto virare completamente rispetto alle sue convinzioni, considerato che il presidente Attilio Fontana, al quale si rivolge, è uno dei suoi esponenti di spicco».

Il primo cittadino

La replica di Alberti è immediata. «Orsenigo dovrebbe smetterla di cercare visibilità in ogni occasione, anche a discapito dei Sindaci del territorio comasco che lui dovrebbe invece comunque rappresentare e sostenere. Questa -aggiunge - non è un’iniziativa della Lega, ma di 14 sindaci che rappresentano trasversalmente tutti i partiti, anche governi locali di centrosinistra. Dovrebbe aver rispetto qualche volta, come invece ne ho io, di chi non la pensa come lui». Orsenigo rilancia: «Chiediamo che vi possa essere finalmente un impegno bipartisan a tutela delle nostre comunità e che questo possa essere manifestato con chiarezza e senza ambiguità durante il prossimo incontro del Tavolo dedicato a Pedemontana dell’assessorato alle Infrastrutture. A questo punto -prosegue -, vista anche la presa di posizione della Lega sul territorio, attendiamo quanto prima una convocazione».

Ovviamente Alberti non ci sta e sottolinea «dove fossero Orsenigo e il Partito Democratico quando fu sottoscritto l’accordo di programma per la realizzazione dell’opera che prevedeva il pedaggio, da parte anche di Sindaci di centrosinistra».

«Riteniamo – aggiunge il primo cittadino marianese - che il percorso di dialogo con Regione sia la strada giusta per ottenere risultati massimi per il nostro territorio su questa tematica. Noi Sindaci i territori li dobbiamo governare ogni giorno, e differenza di Orsenigo che li considera solo un bacino di voti da conquistare con la solita propaganda senza senso, per noi invece, sono uomini e donne che meritano non proclami, ma fatti concreti».

«Si chieda ogni tanto perché lui e il suo partito, non sono al governo della Regione da almeno 30 anni». La querelle continua e la sensazione è che ci saranno altri scontri prima della decisione da parte di Regione Lombardia.

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