
Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 14 Ottobre 2025
Perticato, scritte no vax al cimitero. I muri imbrattati con lo spray rosso
Mariano Comense Messaggi e firma identici a quelli già visti a Novedrate e a Cantù. Il sindaco: «Gesto infame nei confronti dei defunti. Ora il danno grava su tutti i cittadini»
Mariano Comense
Hanno agito coperti dal buio della notte per colpire un luogo diventato simbolo della pandemia: il cimitero.
In modo particolare quello dell’unica frazione di Mariano, Perticato che, ieri mattina, si è mostrato agli occhi della comunità ricoperto da una decina di scritte che gridano, più che la loro contrarietà, la loro ostilità principalmente al vaccino anticovid e, in misura minore, a chi denuncia il cambiamento climatico e all’agenda 2030 adottata dall’Europa.
I precedenti
A esasperare i toni, la vernice rossa usata per tinteggiare le parole che per colore e grafia richiamano gli episodi avvenuti a fine settembre a Novedrate e, qualche anno fa, a Cantù; anche la firma è sempre la stessa “W” ossia due “V” unite, nome del gruppo di attivisti nativi del mondo digitale che ormai da qualche tempo ha spostato le sue azioni nel mondo reale.
«I vax sono bombe per portarci nelle tombe», «Coi vax scoppiano il cuore ai bambini», ma anche «Col vax ammazzate, con agenda 2030/45 schiavizzate» o, ancora, «C’è un vaxgenocidio»: queste sono solo alcune delle scritte apparse sui muri del camposanto suscitando l’indignazione dei cittadini.
«Scrivilo sui muri di casa tua: questo gesto è vergognoso» tuona Fermo Borgonovo, ex vicesindaco della città e residente della frazione, rivolgendosi al vandalo.
«Questo è terrorismo - aggiunge Fernanda Donchi di Cittadinanzattiva -. Ognuno ha il diritto ad avere i propri pensieri o opinioni, ma non a imporle così a tutti».
«Sono deluso, ma non sorpreso» interviene il sindaco Giovanni Alberti che sintetizza in poche parole il sentimento della comunità alla vista delle scritte: «È un gesto infame e ignobile nei confronti della memoria dei defunti: loro lo hanno fatto per rendere più forte il messaggio, ma così aumentano solo lo sdegno».
«Sono deluso - ripete il primo cittadino - sono arrabbiato ma non sorpreso perché è un periodo storico dove la gente fa passare il messaggio di protesta sempre nel modo sbagliato: oltraggia, spacca, deturpa, litiga con le forze dell’ordine e poi cosa ottiene? L’effetto contrario».
Ad aumentare la rabbia, il fatto che il campo santo sia giunto quasi al termine dei lavori di rifacimento dell’intonaco dei muri esterni.
Le indagini
«Non si rendono nemmeno conto che il danno che hanno fatto lo pagano i cittadini perché dovremmo intervenire nell’ambito dei nostri interventi manutentivi per ripristinare le pareti con i soldi pubblici - anticipa Alberti, che poi assicura - I carabinieri hanno subito fatto i rilievi, poi la Polizia locale ha fatto comunicazione di avviso di reato alla Procura della Repubblica. L’evento è collegabile a quello accaduto a Novedrate, si pensa sia lo stesso gruppo visto il modo con cui sono scritte le parole. E visto che c’è già un’indagine in corso spero vivamente vengano presi gli autori del gesto e paghino i danni, la pulizia del muro no perché la faremo prima noi».
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