Polemica degli ambientalisti sulla Canturina Bis: «Nella politica istituzionale mancano idee chiare per una transizione ecologica»

Cantù Aiani (Fridays For Future):«Politica incapace di guardare oltre all’oggi e totalmente autoriferita»

«Soli contro tutti, ma andiamo avanti». Se la politica, pur con diverse sfumature, converge sulla necessità di realizzare la Canturina Bis, gli ambientalisti restano fermamente contrari a un’opera ritenuta obsoleta e dispendiosa, oltre che inutile. «Ci troviamo a dover constatare un panorama politico desolante – dice Matteo Aiani per il gruppo ambientalista giovanile Fridays For Future Cantù - incapace di guardare oltre all’oggi e totalmente autoriferito: infatti, ancora mancano nella politica istituzionale idee chiare per una transizione ecologica dei nostri territori».

Il gruppo è una delle 26 realtà ambientaliste del territorio che si oppongono fermamente a un progetto che, qualunque tracciato abbia, viene ritenuto datato e dannoso, pensato per una mobilità vecchia e inquinante. Nei giorni scorsi hanno proposto una simulazione dell’impatto che la strada avrà sui prati nel parco della Brughiera, a Figino Serenza. Nel frattempo la Provincia ha affidato la progettazione preliminare della parte preponderante dell’opera, il tracciato Gronda, sette chilometri di strada che hanno ottenuto un contributo da 95 milioni di euro dalla Regione, meno della metà del costo previsto.

«La maggioranza che amministra il comune di Cantù difende a spada tratta l’opera stradale - dice - la sindaca Alice Galbiati dichiara che “i trasporti delle aziende non li possiamo far girare sui pullman”. E’ irrazionale affermare che oggi il traffico in centro sia quello legato alle aziende, visto che in questi anni la “città del mobile” si è trasformata (purtroppo) nella “città del supermercato”; irrazionale poiché, come abbiamo già fatto notare. In secondo luogo, ancora si dimostra una totale incapacità di immaginare una mobilità diversa, che sappia coniugare la sostenibilità ambientale in un territorio in continuo depauperamento». Il sindaco di Figino Serenza, Roberto Moscatelli, ha sostenuto che siano state dette falsità in merito al passaggio dell’opera dai prati della Moia:

«La manifestazione – continua Aiani - è stata invece organizzata proprio laddove secondo il documento di fattibilità dell’opera (e non il progetto, ancora non esistente) la strada passerà in superficie da quei prati e non in galleria. Inoltre, la proposta (fantasmagorica) del ripristino delle condizioni naturali delle aree coinvolte è in contraddizione con l’affermazione di Moscatelli per cui “i prati resteranno”: evidentemente non restano, al massimo si promette di provare a rimetterli insieme. Insomma, una critica mossa per nascondersi dietro a un dito dopo aver deliberato, in primavera, a favore del peggior tracciato invasivo nel parco».

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