Sicurezza e lavoro nero. Chiuse due società di Cabiate, sanzioni anche a una ditta di Como

Carabinieri I controlli disposti su servizio dell’Europol contro lo sfruttamento dei lavoratori

I Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Como e della tenenza di mariano Comense hanno sospeso l’attività di due imprese di Cabiate. L’accusa: carenze di sicurezza e, per una di queste, anche la presenza di lavoratori in nero. Sospesa, ma riaperta dopo la messa in regola di tutti i lavoratori, anche una società a Como.

L’attività di controllo rientra in un servizio contro lo sfruttamento sul lavoro disposto a livello europeo dall’Europol. In tutto il Nord Italia il servizio ha portato a 32 denunce a piede libero, 32 lavoratori in nero trovati su 300 controllati, ammende per 600mila euro e 15 imprese chiuse. Due di queste a Cabiate in via Montello.

La prima società è la Mao Ming Xiu, specializzata nel confezionamento di packaging sanitari. Qui i carabinieri del Nil e di Mariano hanno trovato 2 lavoratori in nero sui 2 in servizio. La titolare dell’impresa, una cittadina cinese di 48 anni residente a Milano, è stata denunciata per non aver sottoposto a visita medica i lavoratori, per l’assenza del documento di valutazione dei rischi e per non aver garantito alcuna formazione. L’attività è tuttora chiusa.

Sospesa, ma per motivi legati esclusivamente a questioni di sicurezza, anche la S&G, azienda specializzata in rivestimenti in pelle. Qui i tre dipendenti al lavoro erano tutti assunti. La titolare, una donna di 52 anni di Meda, è stata denunciata per l’assenza del documento di valutazione rischi e per l’assenza di dispositivi antincendio.

Infine sanzioni e denunce anche alla Sindarella Nails di via Asiago a Como, dove c’era un lavoratore in nero su otto e dove la 50enne titolare cinese non aveva i dispositivi antincendio.

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