“Strade sicure” dopo le violenze. Arriva l’Esercito in piazza a Cantù

Allarme sicurezza Presentati ieri i primi militari a presidio del centro. Due le pattuglie a piedi. Il sottosegretario Molteni: «Mettiamo in campo tutto quel che serve per dare fiducia ai cittadini»

Cantù

I militari dell’Esercito sono arrivati: nel fine settimana - a partire da ieri sera - saranno in servizio in città. Due squadre da tre uomini, con turni pomeridiani e serali, a piedi, pattuglieranno il centro. Potranno identificare all’occorrenza eventuali sospetti e adottare provvedimenti di polizia. Con due jeep - di colore grigio, per confondersi tra le auto, ben visibile il logo dell’Esercito e la dicitura “Operazione Strade Sicure” - potranno agilmente spostarsi in qualsiasi punto del territorio per sopralluoghi, approfondimenti ed emergenze di ogni tipo.

Prima serata

Venerdì. Prima serata con l’Esercito a Cantù. In piazza Garibaldi, alle 19, gli uomini, in divisa mimetica, si confrontano subito con i Carabinieri di Cantù, la Polizia di Stato della Questura di Como, la Guardia di Finanza, la Polizia locale di Cantù. C’è il passante che guarda la scena un po’ perplesso. Ma c’è anche la signora a passeggio con il cane che ad alta voce non esita a dire la sua: «Finalmente, era ora». Presente il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni - Lega -, il primo a volere l’iniziativa, con il sindaco Alice Galbiati e l’assessore alla sicurezza Maurizio Cattaneo.

Sono state settimane con rapine minacciate con un coltello - una tentata, una riuscita - con un 19enne ferito da una lama. Quindi, il tentato stupro, con un arresto dei Carabinieri, a danno di una commessa 23enne del supermercato In’s. Ora, i militari.

«Alziamo l’asticella»

«L’avevamo detto - dice Molteni - con la presenza dei militari di “Operazione Strade Sicure” alziamo l’asticella. Si aggiungono alle forze di polizia. Mettiamo in campo tutto quello che serve per dare fiducia ai cittadini. Questa è una piazza che deve vivere, le attività economiche devono lavorare, i cittadini devono passeggiare. Mettiamo in campo uno strumento flessibile rimodulabile in base alle esigenze. Mi spiace che la sinistra abbia detto che i militari portano paura: sono uno strumento di fiducia, di legalità, la città non la danneggia certamente chi indossa una divisa, ma chi ha portato caos e illegalità. Ho riscontrato grande apprezzamento dai cittadini e dalle associazioni di categoria dei commercianti».

L’ordinanza del Viminale prevede per ora la presenza dell’Esercito a Cantù sino agli ultimi giorni di dicembre. Ma è un termine prorogabile.

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