Tassa di occupazione
del suolo pubblico a Cantù
Maxi sconto del 90%

Atto della giunta a sostegno dei pubblici esercizi. Esporre i tavolini e gli ombrelloni quasi gratis nel 2022. Il vicesindaco: «I residui sotto i 12 euro saranno azzerati»

Aveva annunciato che la volontà di sostenere i pubblici esercizi, alle porte della prima estate dopo due anni finalmente senza eccessive penalizzazioni a causa della pandemia, c’era e che, per la tassa dovuta per esporre tavolini e ombrelloni, avrebbero garantito almeno uno sconto. Oggi il vicesindaco Giuseppe Molteni annuncia che lo sconto in questione ci sarà e decisamente importante, del 90%, quasi un’esenzione.

La richiesta di bar e ristoranti

Gli esercenti speravano che l’occupazione di suolo pubblico restasse gratuita anche dopo la scadenza dello stato di emergenza, dallo scorso 1 aprile, che ha portato all’allentamento delle restrizioni.

Perché il ritorno alla normalità, di fatto, significava anche reintrodurre l’obbligo di pagamento della Tosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, dovuta quando un soggetto occupa un’area che appartiene al territorio comunale. Il che vale per i locali che abbiano dehor o tavolini all’esterno e ovviamente per gli ambulanti, che posizionano i propri banchi in vie e piazze. E sono stati tanti, anche in città, i locali che si sono allargati all’esterno, per cercare di sfuggire alle limitazioni imposte alle capienze interne. La legge di Bilancio 2022 aveva prorogato ancora fino al 31 marzo 2022 l’esenzione dal pagamento da parte delle imprese di pubblico esercizio, dopo una prima proroga allo scorso 31 dicembre. Coinvolti bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie. La palla, ora, è passata ai Comuni, e quello canturino ha deciso di azzerare o quasi il dovuto.

«Lo sconto applicato – conferma il vicesindaco e assessore alle Attività Economiche – è pari al 90%., in pratica si tramuta in un’esenzione, Anche perché per quelle attività che, dopo l’applicazione del ribasso, avranno un residuo inferiore ai 12 euro, nulla sarà dovuto».

In pratica, appunto, per molti sarà una riduzione del 100% nei fatti. «In sostanza – prosegue Molteni – non abbiamo proposto direttamente l’esenzione perché questo avrebbe richiesto una modifica al regolamento, sarebbe stato macchinoso e non ci sarebbero stati i tempi. Invece in questo modo possiamo procedere con un provvedimento di giunta, è tutto molto più semplice». Una decisione che alle casse di piazza Parini si ipotizza dovrebbe costare attorno ai 15mila euro. Ora la decisione verrà comunicata ad Abaco, la società che si occupa del servizio di riscossione, che quindi non emetterà i bollettini di pagamento, se non per quanti, dopo il taglio del 90%, avranno un residuo superiore ai 12 euro.

«Crisi economica drammatica»

«Come avevamo annunciato – conclude il vicesindaco – la nostra volontà politica è chiara, volevamo fare qualcosa per agevolare le categorie produttive e dare un sostegno ai soggetti che hanno subito le conseguenze maggiori della pandemia sulle proprie attività». Proprio in questi giorni è stato presentato il rendiconto di bilancio 2021, che conferma che cittadini e imprese stanno attraversando una crisi economica senza precedenti e «l’amministrazione intende, quindi, portare avanti, anche in questo 2022, l’impegno assunto lo scorso anno, come mostra il Bilancio di Previsione per le annualità 2022 – 2024. Nel redigere il Bilancio di Previsione, infatti, non sarebbe stato corretto né realistico prescindere dalla grave emergenza sanitaria ed economica che ha colpito il nostro territorio e che il Rendiconto ha evidenziato con drammatica lucidità».

Silvia Cattaneo
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