Tasse evase e multe non pagate. Il Comune annuncia la linea dura

Cantù Stanziati 15mila euro per potenziare l’ufficio che si occupa del recupero dei tributi. Allarme Imu: 13% di morosità, si punta a incassare 5 milioni entro il 2027. Tari: dati più contenuti

Cantù

Rafforzare l’ufficio coinvolto nel raggiungimento degli obiettivi di recupero evasione, ed è stato fatto con uno stanziamento da 15mila euro. Ma anche utilizzare le opportunità oggi messe a disposizione dall’informatica, andando a confrontare dati, incrociare quelli della parte urbanistica e dei tributi. Con un unico obiettivo, contrastare l’evasione. Perché una multa su due per le infrazioni al codice della strada non viene pagata. E nel 2024 manca all’appello quasi 1 milione e mezzo di Imu.

Innalzate le aliquote

La coperta, è ben noto, è corta. E s’è deciso di non aumentare le aliquote delle imposte locali, per i canturini. Ma le risorse sono limitate, diventa quindi fondamentale anche recuperare l’evasione sul pagamento dell’Imu. Una questione d’equità, assicura il vicesindaco Valeriano Maspero. Ma anche di sostanza. Il servizio di accertamento, due anni fa, è stato assegnato confermando la stessa cooperativa sociale bresciana che già da alcuni anni se ne occupa. Attività importante, visto che la cifra presunta presentata nei mesi scorsi in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo, che potrebbe essere recuperata da qui al 2027, è di quasi 5 milioni di euro.

Il dato economico in evidenza nel documento, che coinvolge il recupero dell’evasione e perciò dell’intensificazione dei controlli, è pari a 1 milione 509mila euro per il 2025, 1 milione 809mila euro per il 2026 e 1 milione 819mila euro per il 2027. Anche sulla Tari, la tassa rifiuti, vengono effettuate verifiche, ma con importi più modesti: due anni fa erano stati inviati 170 atti di recupero per 80mila euro, cifra stimata anche per il 2023 e il 2024. E poi le sanzioni al codice della strada. Nell’ultimo consiglio comunale il capogruppo del Partito Democratico Antonio Pagani aveva osservato che nel quinquennio 2019-2023 si è incassato meno del 50% delle contravvenzioni elevate, il 47,63%. Nel 2021 la polizia locale aveva emesso verbali per 877mila euro, il riscosso, 502mila euro circa, era pari al 57,22%. Nel 2022, il totale dell’accertamento era salito a un milione e 150mila euro, ma il riscosso era stato 496mila euro, pari al 43,15%. E nel 2023, a fronte di verbali per un milione e 28mila euro s’erano incassati 426mila euro, il 41,43%.

«Opera di contrasto ferrea»

«L’evasione è da contrastare in maniera ferrea», ha assicurato Maspero. E per farlo intende valorizzare un’altra delega, accanto quella al Bilancio, quella alla Digitalizzazione: «Lo scopo è ricorre agli strumenti software che permettano di interscambiare dati e quindi sovrapporre analisi. Un servizio esternalizzato, che incroci i dati in possesso dell’ufficio Tributi e quelli dell’Urbanistica. Perché sovrapponendo i database è possibile verificare se di fronte a una dichiarata situazione x si paghi y. E quindi intervenire».

Facendo ricorso al sistema informativo territoriale (Sit) della Regione, che integra basi geografiche e dati che rappresentano il territorio e l’ambiente: «Il Sit – prosegue – prevede anche un sistema ortografico, di rilevazioni fotografiche dall’alto. Visto che siamo in fase di variante generale del pgt sarà interessante effettuare rilevazioni e osservare se le dichiarazioni e la realtà dei fatti coincidano».

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