Cantù, tensioni interne, non solo con FdI: ma i leghisti negano il grande gelo

Politica Le ultime vicende fanno pensare a scricchiolii nel rapporto tra il sindaco e Cattaneo. Galbiati: «Non è così». L’assessore: «Squadra legatissima e affiatata». Maspero: «Dinamici»

La componente della coalizione di centrodestra che finora, forte del ben forte consenso raccolto, appariva solida, è la Lega. Ma oggi, vista da fuori, qualche crepa pare intravedersi anche qua. Vuoi per l’eterna divisione tra base ed esecutivo, tra Lega verde e padana e la Lega blu e nazionale. Vuoi perché, con le elezioni lontane solo un anno, è naturale che qualche legittima ambizione percorra il movimento. Tanto più che a Cantù, da trent’anni, chi corra per le Lega corre per vincere.

Nessuna conferma, per ora, sulle candidature, inclusa quella a sindaco nel 2024. Ma l’assessore Maurizio Cattaneo, che ha le due deleghe più d’impatto, Lavori Pubblici e Sicurezza, dice fin d’ora «io sono un uomo della Lega e darò sempre la mia disponibilità alla Lega». Proprio il suo nome, nelle ultime settimane, oltre che tra i papabili in alternativa a un bis di Alice Galbiati, è finito nel mezzo di vari episodi che, osservati con occhio critico e puntiglioso, fanno pensare a qualche scricchiolio.

Il dirigente, il Parini e via Roma

C’è stato l’aspro addio al dirigente ai Lavori Pubblici Luca Noseda, che forse avrebbe preferito gestito in maniera differente, data la stima che i due hanno espresso l’uno per l’altro.

C’è stata la discussione in consiglio comunale sul molto problematico cantiere del palazzetto Parini che ha visto Cattaneo solo a replicare con voto di astensione – e non contrario – alla mozione presentata dalle opposizioni. C’è stato, assicurano i bene informati, qualche mugugno sull’entità dell’avanzo d’amministrazione, resa importante dalle risorse per le opere pubbliche non ancora impegnate prima del 31 dicembre scorso.

Ci sono state le sue dichiarazioni sul cambio di viabilità in centro, dato pressoché per assodato, dopo le sperimentazioni dell’anno passato, seguite da un video del sindaco che ha sottolineato come queste siano solo temporanee. «Non sono d’accordo con questa lettura – replica il sindaco - anzi, mi sembra che si voglia vedere a tutti i costi qualcosa che non c’è. Io ho parlato di sperimentazione perché l’ordinanza lo dice espressamente. Basta leggere. Forse c’è stato un fraintendimento nella dichiarazione di Maurizio».

«Dinamici e intraprendenti»

E aggiunge che in Lega sono «Uniti e compatti, con la responsabilità di tornare dai nostri elettori chiedendo la conferma della fiducia espressa nel 2019». Anche il diretto interessato, Cattaneo, getta acqua sul fuoco: «Come sta la Lega? Siamo legatissimi, affiatatissimi. Siamo tutti giovani, dinamici e intraprendenti. Tutti i risultati sono risultati di squadra». Cattaneo, peraltro, gode di una chiara considerazione da parte di Fratelli d’Italia, oggi nel ruolo di bellicosa opposizione, che lo ritiene un assessore valido e un interlocutore politico affidabile.

Anche il capogruppo della Lega Gabriele Maspero nega problemi: «La Lega è una comunità vivace prima che un partito. Non riesco proprio a interpretare le circostanze che mi state evidenziando in un senso di divisione. Anzi, mi pare che nel contesto emerga una certa dinamicità. Nel caso della mozione per esempio, la Lega con tutta la maggioranza ha scelto l’astensione anziché banalmente respingere, d’accordo con assessore e sindaco. E ciò per non cadere nel tranello delle sinistre, che evocavano l’aspetto giuridico della vicenda del Parini anziché mirare al bene per la cittadinanza. Scommetto nella compattezza della Lega anche in futuro».

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