Terminati i cantieri nelle rogge: «Ora sono tornate in sicurezza»

Cantù. Finite le opere nelle aree interessate dall’alluvione del 22 settembre. L’assessore Cattaneo: «Consolidati gli argini e il reticolo idrico è efficiente»

Cantù

Per parte del Comune di Cantù, gli interventi di somma urgenza sulle rogge, pari a circa 100mila euro - per l’esattezza, 95mila e 194 euro - sono terminati.

«Dopo l’alluvione del 22 settembre, siamo intervenuti subito per ripristinare e mettere in sicurezza le rogge del reticolo idrico minore di competenza del Comune - dice l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Cattaneo - Oggi possiamo dire che gli interventi sono stati completati. Abbiamo sistemato le rogge, rinforzato le scogliere con massi, consolidato gli argini e rimesso in piena efficienza quasi tutto il reticolo idrico comunale. Un lavoro importante per la sicurezza del territorio e la tranquillità dei cittadini».

A fornire i dettagli è lo stesso assessore. La precisazione, con un distinguo iniziale: «Noi possiamo e siamo intervenuti solo sul reticolo idrico minore, che è di proprietà del Comune di Cantù. Il torrente Terrò, reticolo principale, è invece di competenza di Regione Lombardia e di conseguenza di Aipo», l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po.

Ma anche qui i tecnici di Aipo sono arrivati sul posto e qualcosa, nella parte di Vighizzolo al confine con Brenna, si sta iniziando a fare. «Si tratta di quelle vie afferenti al Terrò come via Albinoni: da subito con il sindaco Alice Galbiati ci siamo attivati per una richiesta di intervento urgentissima già all’indomani dell’alluvione. Interventi che appunto, in questo caso, sono in corso da parte di Aipo», dice l’assessore.

Per quanto riguarda invece i lavori sulle rogge: «Gli interventi invece di cui parliamo noi come Comune sono gli interventi di somma urgenza sulle nostre rogge».

«E devo dire - prosegue il suo ragionamento - che anche in questo caso sono contento e sono fiero del fatto che dove possiamo mettere mano noi direttamente siamo riusciti a fare un ottimo lavoro, e soprattutto degli interventi velocissimi, rapidissimi. In pochissimo tempo abbiamo sistemato tutte le situazioni che si erano create a seguito dell’alluvione del 22 settembre».

Ad esempio: la zona dietro via San Giuseppe, a Vighizzolo: «Lì addirittura il maltempo aveva dilavato un percorso pedonale per gli atleti. Ma, come detto, lì e in altri punti della città, sempre sul reticolo idrico minore, siamo intervenuti con sistemazioni mirate, con scogliere e rinforzi».

Con altri fondi, era stato ricostruito il ponte di via Menotti: «Non ultimo, l’intervento che dovremo fare in via Como dopo lo smottamento: abbiamo già dato degli incarichi ai tecnici».

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