«Vaccinati, ma senza Green pass»
Coppia di Figino ostaggio della burocrazia

I coniugi Branduardi e l’errore sul numero di dosi che nessuno riesce a correggere: «Chi può, ci aiuti»

Guariti e vaccinati contro il Covid-19 ma, eppure, senza Green pass. È questa la situazione paradossale in cui si ritrova a vivere una coppia di coniugi di Cantù, oggi residenti a Figino. Massimiliano Branduardi, 54 anni, e Antonella Mauri, 51, costretti a una vita limitata per un banale errore di assegnazione del numero delle dosi: alla loro certificazione, anziché il previsto “1 su 1” disposto anche dal medico, in virtù dell’aver già contratto il virus come tantissimi altri nei mesi scorsi, è stato assegnato un “1 su 2”.

Conseguenza: la procedura di profilassi, in realtà, per loro, terminata, risulterebbe così incompleta. E la coppia non può avere una vita normale: niente tavolo interno in pizzeria o al ristorante, a rischio anche la vacanza con viaggio aereo da tempo messa in calendario. Ore e ore al telefono, ma nessuno riesce a far nulla per risolvere questo problema.

«Mi rivolgo a La Provincia per chiedere aiuto per le problematiche legate ai Green pass errati rilasciati nel nostro territorio - dice Branduardi - Il problema lo abbiamo in due, io e mia moglie. La nostra famiglia ha contratto il Covid nel mese di novembre 2020, successivamente alla guarigione ci presentiamo all’appuntamento della vaccinazione con esame sierologico. Il medico decide che, sia per me che per mia moglie, è sufficiente una dose di Pfizer. E ci rilasciano il foglio di vaccino effettuato con scritto “Seconda dose no, non necessaria”. Entra in vigore il Green pass: scarichiamo la certificazione verde Covid-19 e troviamo la sorpresa: “dosi 1 di 2”. Quindi: Green pass non valido». «Contattiamo, quindi: il medico curante che dice di non poter far nulla; il numero dedicato, 1500, diverse volte, con attese di circa un’ora, senza nessun riscontro - elenca - il numero verde, idem come sopra; abbiamo provato a contattare anche Ats Insubria, e a compilare il form. Niente. Oltre ad aver fatto il nostro dovere di cittadini, l’altra sera abbiamo dovuto cercare una pizzeria con tavolo esterno».

«A settembre dovremmo recuperare un viaggio programmato in aereo, per l’anniversario di matrimonio, viaggio peraltro slittato l’anno scorso a causa dell’emergenza sanitaria. Ma se la situazione è questa, sarà un ulteriore problema. Non è possibile tutto questo» concludono i coniugi Branduardi. Ats Insubria ricorda come segnalazioni di questo tipo vengano puntualmente inoltrate ad Aria di Regione Lombardia per la risoluzione del problema, per le casistiche relative a soggetti vaccinati con doppia dose, oppure infezione pregressa più dose singola, quale è il caso dei coniugi Branduardi. Nessuna situazione è in fase di verifica da parte di Ats Insubria.Tradotto: la questione specifica dovrebbe essere, a questo punto, in valutazione da qualche parte tra Regione Lombardia e Ministero della Salute.

(Christian Galimberti)

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