Vaccini, oltre 8mila al giorno
Il 46% ha già ricevuto la prima dose

Il dato percentuale di copertura è sceso per l’effetto dell’inclusione dei ragazzi tra i 12 e i 15 anni - Battuto il record di somministrazioni giornaliere a Como

La campagna vaccinale è giunta alla fase decisiva, pronta a dare una definitiva spallata al virus.

Ormai non c’è più alcuna precedenza in base all’età, da ieri sera possono prenotare la vaccinazione tutti i cittadini, dai 12 anni in poi.

Le forniture di dosi, dall’inizio della settimana, sono molto più generose di quanto successo a maggio. Dopo l’accelerazione di fine aprile, con il record di 7mila dosi inoculate al giorno nel Comasco, il dato è sceso tra le 4mila e le 5mila vaccinazioni al giorno, con un quantitativo di richiami maggiore rispetto alle prime dosi.

Dall’inizio di questa settimana invece sono state superate le 8mila vaccinazioni, esattamente 8.328 vaccinazioni in un giorno tra prime dosi (6.971) e seconde (1.357). Un record destinato presto ad essere battuto.

Con questi ritmi a giungo sarà possibile coprire con almeno una dose tutti i comaschi aderenti alla campagna. I calcoli della Regione sono da rivedere un po’ al ribasso. Perché nella popolazione target da vaccinare conteggiata, oltre i 16 anni, adesso occorre sommare anche i comaschi tra i 12 e i 15 anni. Sono 23.068 giovani la cui vaccinazione con Pfizer è appena stata approvata dagli enti regolatori. Così la copertura raggiunta di prime dosi nel comasco scende al 46% e quella delle seconde al 21,6%.

In ogni caso sono 249.810 i comaschi difesi con almeno una dose e 284.816 chi, ancora, non ha ricevuto il siero anti Covid. Vaccinare tutti i comaschi scoperti entro fine mese non è impossibile, ci vogliono circa 35 giorni con l’attuale media di vaccinazioni ogni ventiquattro ore. Ormai i grandi hub di Villa Erba e Lariofiere gestiti dall’Asst Lariana fanno circa 3mila vaccinazioni al giorno, le cooperative di medici a Lurate Caccivio circa 1500, adesso è partito anche l’hub di Mariano Comense, in più occorre sommare le seconde dosi a fragili e insegnanti negli altri punti vaccinali come via Napoleona e Valduce.

Certo tra i non vaccinati c’è una percentuale importante di non aderenti per scelta. Persone che per timori o paure non vogliono farsi vaccinare. C’è anche una quota di cittadini che attende perché preferisce andare prima in vacanza.

L’adesione è ormai ottimale tra gli over 80, pari al 96% nel Comasco, è confortante tra i settantenni, più dell’85%, è invece da aumentare tra i sessantenni, uno su cinque circa non si è ancora fatto vaccinare.

Quanto ai più giovani le percentuali scendono, ma l’apertura delle prenotazioni è più vicina nel tempo. Comunque solo un’ampia immunità in tutte le fasce della popolazione riuscirà a sottrarre terreno al Covid e ridurre drasticamente non solo i decessi e i ricoveri, ma anche i contagi. Superata questa fase massiva concentrata nei grandi hub pare ormai certa la partenza dei vaccini anche nelle farmacie, con un più importante coinvolgimento dei medici di base, così hanno ribadito le autorità governative e regionali.

Servono vaccini di prossimità per i richiami, per vaccinare i ritardatari, anche piccoli centri sull’esempio di Lurate Caccivio.

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