Addio a Luigi Bertacchi
Fu assessore con Meda

Storico esponente socialista,in giunta e poi in consiglio, Amatissimo a Prestino,era appassionato di storia e pittura

Se n’è andato Luigi Bertacchi, assessore e vicesindaco di Como alla fine degli anni Ottanta.

A 87 anni, dopo una lunga malattia, è mancato uno degli storici esponenti socialisti del territorio. Assessore e vicesindaco ai tempi del sindaco Angelo Meda, era stato impegnato in Comune come assessore già con Antonio Spallino, dal 1980 al 1981. Quindi in consiglio comunale quando alla guida della città c’erano Sergio Simone prima e Felice Bernasconi poi.

Craxiano di ferro, membro della segreteria provinciale e organizzatore del partito, era nato a Brunate, ma è sempre stato un riferimento in città, in particolare per i residenti di Prestino. Al di fuori dalla politica era un appassionato di storia, soprattutto antica e locale, come pure di pittura, alla quale si è dedicato negli anni della pensione, una volta lasciato il lavoro di funzionario delle Poste.

Oltre all’amata moglie Regina lascia i figli Angelo e Paola, oltre alla nipote Helena. I funerali verranno celebrati nella chiesa parrocchiale della sua Prestino, dove ha sempre abitato e dove tanti lo piangono. Le esequie sono fissate lunedì alle 10, precedute dal rosario. La salma riposa nella sala del commiato di via Lenticchia 18. Bertacchi era malato da tempo, un periodo duro che ha affrontato con sicurezza e serenità: «Era anzitutto un uomo profondamente buono – così lo ricorda l’ex sindaco Simone – molto serio e concreto, assolveva gli incarichi in maniera molto scrupolosa».

«Una persona per bene – gli fa eco Gianstefano Buzzi – si è speso per tanti anni per la nostra città. Amava la famiglia, la storia e la pittura». Tre anni fa aveva donato alcune sue opere all’ospedale Sant’Anna di San Fermo, i dipinti di Bertacchi erano figurativi e si concentravano sulla natura e sui paesaggi del territorio lariano.

«Negli ultimi anni ha sofferto molto, ma ha sempre affrontato la malattia con grande dignità – aggiunge Pasquale De Feudis, altro storico esponente socialista - A Prestino, dove faceva sempre incetta di preferenze alle elezioni, è ancora oggi amatissimo, era un riferimento apprezzato dai cittadini. Era un politico vero, preso come esempio da compagni e colleghi. Anche dopo le dimissioni a metà anni Novanta seguiva i fatti e le vicende politiche di Como con appassionato interesse». S. Bac.

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