
Cronaca / Como cintura
Lunedì 01 Settembre 2025
Addio a Dino Marzorati. Ha fondato nel 1950 l’azienda di costruzioni
Cantù Aveva 98 anni. È stato vicepresidente dell’Ance. Dal Friuli alla basilica di San Paolo: attivo nel sociale. Il funerale domani mattina al Santuario della Madonna
Cantù
Poco più che ragazzo, nel 1950, aveva fondato l’impresa che porta il suo nome e cognome. E che ancora oggi è ben radicata e conosciuta sul territorio. È morto ieri, a 98 anni, Dino Marzorati, imprenditore delle costruzioni vicino anche alla comunità e al sociale.
Per la parrocchia di San Paolo - l’amico don Lino Cerutti, della stessa generazione, è mancato soltanto due settimane fa, a 94 anni - costruì il sagrato antistante la basilica: un regalo. E contribuì, ad esempio, ai lavori al Rifugio Forni, nel cuore del Parco nazionale dello Stelvio. Non solo. Marzorati fu anche tra gli imprenditori che, con entusiasmo, nel 1976, risposero alla chiamata de La Provincia per la costruzione, post terremoto, di un villaggio in Friuli.
Classe 1927, perito edile
Marzorati era nato a Cantù il 25 luglio 1927. Terminate le scuole medie «dovevo scegliere la scuola tecnica: il Setificio di Como o la Magistri Comacini - raccontò a questo giornale in un’intervista del 2015 - Dovevo scegliere se diventare un “bigatt” o essere un “magutt”. Ho scelto il secondo, e a scuola mi sono accorto subito della validità della decisione. I professori erano tutti ingegneri e professionisti, e mi ricordo ancora di ciascuno di loro. Venivano in aula per passione e per il piacere di insegnare a noi ragazzi. È con questi professori che mi sono innamorato dell’edilizia. Ed è stato in quelle aule che mi sono promesso: quando esco, diplomato perito edile, voglio fare il costruttore».
Innamorato del lavoro
Innamorato del suo lavoro lo è stato davvero per tutta la vita. L’attività è tuttora operante tramite i figli - lo piangono Alessandra, Vittorio, Donato e Nicoletta; e la moglie Elisa, ora vedova - e i nipoti. Oggi, la Dino Marzorati è una realtà con 25 dipendenti a libro paga, più svariate collaborazioni con altre imprese. L’azienda ha contribuito, specialmente negli Anni Sessanta e Settanta, allo sviluppo dell’industrializzazione del territorio canturino e limitrofo. Come ricordano in famiglia: lavori per Levissima, Mobil Girgi, Roncoroni, De Baggis, la Fumagalli di Tavernerio, la Crae di Cucciago. Ma anche ville di lusso, ristrutturazioni residenziali, restauri, costruzione di fabbricati civili e ricettivi.
Incarichi tra i costruttori
Molto conosciuto a Cantù e non solo, Marzorati ha partecipato alla vita associativa delle imprese edili Ance Como, divenendone vicepresidente dal 1976 al 1994. Ha ricoperto anche, per dieci anni, la carica di presidente della Cassa Edile di Como. Era orgoglioso di essere stato tra i fautori nonché partecipante in prima persona alla spedizione delle imprese canturine per aiutare a costruire le case in Friuli, dopo il terremoto del 1976, nell’iniziativa lanciata dal quotidiano “La Provincia” dall’allora direttore Gianni De Simoni: la costruzione del Villaggio Lario, a Oseacco di Resia.
I funerali di Marzorati avranno luogo domani, martedì, alle 10.30, nel Santuario della Madonna dei Miracoli, preceduti dalla recita del rosario. La salma si trova in queste ore nella casa funeraria “Carlo Zanfrini” di Cucciago. La morte di Marzorati avviene proprio in concomitanza dei prossimi festeggiamenti, da lui fortemente sostenuti e voluti, per il 75° dell’attività. Una festa che, proprio per rispettare la sua volontà, si svolgerà comunque.
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