Allarme bus per la scuola: «Sempre pieni o cancellati»

Villa Guardia Riprese le lezioni ma anche i disagi sulla linea C170 - La protesta delle famiglie. E c’è chi si organizza per accompagnare i figli

Villa Guardia

«Segnalazioni problematiche autobus», no, non è un nuovo servizio di Asf, ma il gruppo formato da un centinaio di genitori (il numero cresce ogni giorno) determinati a migliorare la vita di chi usa i bus per andare a scuola.

Non serve alzarsi all’alba per arrivare puntuali a lezione, le segnalazioni sono continue, ogni giorno saltano corse, i bus non si fermano alla fermata, l’orario non viene rispettato, il timore dei genitori è che non sia il “rodaggio” di inizio anno scolastico, ma una situazione permanente, con ragazzi da recuperare al volo in auto ogni mattina perché il bus non passa o non ferma perché pieno e con continui ritardi e note sul registro di classe. Intanto i genitori pagano abbonamenti non proprio a buon mercato e per giunta diventano pazzi per fare arrivare in orario i figli a scuola.

«Non dobbiamo mollare o arrenderci alle risposte di Asf ai nostri reclami – dice Patrizia, una delle mamme – occorrono più corse nella fascia di inizio scuola, Asf dice che di C170 ne passano 8 dalle 6.25 alle 7.29, ma di fatto i bus non si fermano perché sono pieni e i ragazzi che devono prendere una coincidenza con una linea urbana che passa ogni 30 minuti sono matematicamente in ritardo se il C170 non li carica».

Il gruppo whatsapp

Nel gruppo piovono messaggi circostanziati, con orari, accadimenti, le mamme hanno anche contattato Striscia e diverse trasmissioni tv che si occupano di disservizi.

Gli studenti mandano ai genitori messaggi in tempo reale per informarli. «Comunque tre bus passati e nemmeno uno si è fermato – scrive un ragazzo alle 7.15 sulla linea del C170 – l’ultimo era pure vuoto davanti». «Sia il 2, sia il 6 stamattina cancellati», scrive un altro, ma tutto si scopre alla fermata, non prima e poi non c’è più tempo per rimediare. Ritardo garantito.

La richiesta per salire sul bus viene fatta, ma quello non si ferma: «Mamma, devo buttarmi in strada addosso al bus per farlo fermare?».

«Il problema è che non sai mai con precisione quale corsa stia passando – riporta Simona, un’altra mamma - mio figlio martedì alle 6.35 mi ha scritto che era sul bus, ma il suo amico lo ha perso perché sull’orario c’è scritto 6.40. Quello passato alle 6.35 era il 6.25 in ritardo o il 6.40 in anticipo? Non si capisce».

In zona Montano è stata aggiunta una corsa delle 7.48 del C174 che però è utile solo a chi studia alla Magistri Cumacini. «Chi studia a Como da Montano e da Maccio ha a disposizione 3 bus C171: 6.50, 7.18, 7.19, il primo arriva a Como alle 7.30 e gli altri due dopo le 8, in ritardo per inizio scuola – dice Luisa - morale, pur avendo la fermata a 50 metri da casa porto mio figlio in Varesina».

Le segnalazioni

E piovono segnalazioni di bus che non passano. Scattano i reclami ad Asf, ma tutto resta come prima.

«Anche gli orari non sono molto chiari – precisa Jessica – a molte fermate non esistono indicazioni e se cerchi su internet è più facile codificare l’ingresso alla Casa Bianca».

Un’altra mamma: «Mia figlia per 5 anni ha accumulato una marea di ritardi, le sorelle prendono il bus alle 6.40, quelli dopo le 7 sono troppo pieni e non si fermano, la situazione è questa da anni e non migliora».

Laura evidenzia che servono più corse nella fascia delle 7.00-7.15: Facciamo reclami e richieste, non serve a nulla. Mio figlio maggiore è all’università – dice Laura – ed è sempre stato così, l’altro in 5 superiore, idem, non ci ascolta nessuno. Pazzesco».

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