Bimbo rischia di soffocare. Salvato dal pizzaiolo eroe

Grandate È successo all’Iper: il piccolo non riusciva più a respirare. L’addetto del market ha subito praticato le manovre per la disosturzione

All’Iper di Grandate, nella zona del reparto Pizzeria, lavora un pizzaiolo che lunedì verso le 16 ha fatto un gesto importantissimo per un bambino che con la sua mamma passava in quell’area dell’ipermercato.

Lui, l’addetto dell’Iper, lavorava secondo il suo turno che lo avrebbe tenuto impegnato fino a sera dietro al bancone della pizzeria, dove ci sono prodotti da forno come pizze farcite in tanti modi golosi e una varietà di focacce, la mamma ed il bambino camminavano come in un qualsiasi pomeriggio in cui si fa spesa per la sera e nel quale si dà una caramella al bambino che è stato bravo.

Non si sa come, perché questi eventi sono imprevedibili e capitano in pochi secondi, ma il bimbo ha rischiato di soffocare, in pochissimo la situazione è diventata pericolosissima e la mamma, accortasi che qualcosa non andava, ha urlato in modo disperato, e, ovviamente ha attirato l’attenzione di chi era lì accanto, come il pizzaiolo che oggi ha un nome, si chiama Emanuele, 45 anni.

Ha scavalcato il bancone

Lui non ci ha pensato molto, non ha fatto il giro del bancone, lo ha scavalcato velocemente per fare quel che era giusto fare subito, senza perdere tempo. Pratica la manovra di disostruzione delle vie aeree del piccolo e lo salva. Veloce, semplice, importante, preciso. La paura in quegli attimi di difficoltà è stata tanta per la mamma del bambino e tanta l’apprensione nel sapere che cosa avrebbe potuto accedere al figlio se non si fosse intervenuti con grande solerzia che la mamma ha avuto un mancamento, ma tutto era ormai risolto e in breve tempo anche la mamma si è ripresa.

Ieri all’Iper, nella stessa ora, verso le 16, Emanuele (ma al centro commerciale tutti lo conoscono semplicemente come Lele) non era al lavoro, era di riposo, ma i colleghi che avevano lavorato il giorno prima ed avevano assistito alla scena non hanno avuto dubbi nell’indicare quell’uomo, di discreta corporatura che ha scavalcato il bacone e ha fatto la cosa giusta nel momento giusto. “È Lele”, “Lele ha visto che il bambino stava soffocando”, “Lele lo ha salvato”. Lele ha fatto quel che doveva e poi si è rimesso a lavorare, senza pubblicizzare la sua azione che, per quanto veloce e apparentemente semplice, ha impedito al bambino di rischiare la vita.

Pronta reazione

All’Iper diversi dipendenti vengono formati per intervenire in caso di emergenza e primo soccorso, non si sa se Lele fa parte di quel gruppo o se magari ha partecipato ad un corso di disostruzione pediatrica, la Croce Rossa ne propone spesso indirizzandosi soprattutto ai genitori, o se ha agito d’istinto sulla base delle sue conoscenze. Certamente non ha avuto paura.

La disostruzione pediatrica delle vie aeree è un’azione di prevenzione dei drammatici casi di soffocamento da corpo estraneo (cibo, parti di giochini, piccoli oggetti) nei bambini. Si prende il bambino sulle ginocchia, la testa che guarda a terra, si danno 5 pacche interscapolari con fuga laterale e si alterna poi la manovra di Heimlich, si può ripetere due volte. No si sa se Lele ha fatto tutta la sequenza, quel che conta è che il bambino sia stato salvato senza perdere tempo.

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