Croce Rossa a rischio: «Va salvata. Chiediamo aiuto ai comaschi»

Il caso L’esposizione debitoria mette a rischio la copertura dei servizi d’emergenza in città. Il coordinatore Caradonna: «Aiutateci». L’ex commissario Russo: «Da Roma nessun aiuto»

La Croce Rossa è in crisi, senza le ambulanze in città è a rischio la rete sanitaria. La società di revisione, valutato il bilancio dei soccorritori di via Italia Libera, ha scritto a tutti i creditori a fine febbraio comunicando lo stato di crisi e «la mancanza dei presupposti per la continuità aziendale». Per la Cri non valgono le comuni norme fallimentari, ma i circa sette milioni di debiti impongono una soluzione rinviata da tempo.

Il commissario straordinario Alberto Piacentini, inviato da Roma in autunno per gestire la crisi del comitato di Como, assicura di aver «già attivato le azioni necessarie per far fronte alla situazione di difficoltà finanziaria eredita dalle passate gestioni, con l’obiettivo di garantire al Comitato la continuità dell’attività e dei servizi di assistenza sul territorio nell’interesse della collettività».

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