
Cronaca / Como cintura
Venerdì 06 Giugno 2025
Due ragazzini restituiscono il portafoglio
Colverde È successo a Drezzo: 10 e 13 anni lo hanno trovato per terra. «C’erano i soldi, non li hanno presi»
Colverde
Avrebbero potuto aprire quel portafogli trovato a terra, davanti a un cancello, e intascarsi i contanti che erano all’interno, invece il loro primo pensiero è stato quello di citofonare all’abitazione per restituire il tutto. Protagonisti dell’episodio che si è verificato nei giorni scorsi a Drezzo, in via della Muraglia, frazione di Colverde, sono due ragazzini: un gesto, il loro, che dovrebbe essere la normalità e, a ben vedere, nemmeno fare notizia, eppure tutti sappiamo che l’onestà dimostrata è tutt’altro che scontata.
A raccontare quanto accaduto è Tiziana Lorino, positivamente colpita dalla loro educazione. «Erano poco più che bambini, direi tra i 10 e i 13 anni – spiega la donna - sono stati carinissimi. Hanno trovato il portafogli a terra davanti al mio cancello e hanno citofonato per darmelo. Ho capito subito che non era quello di mio marito, quindi ho tirato fuori un documento d’identità quando i due ragazzini erano ancora presenti e ho riconosciuto nome e cognome di un nostro amico, mio marito mi ha confermato che era stato da noi in mattinata. Loro quindi si sono allontanati. All’interno comunque c’erano anche dei soldi, ma non li hanno presi. Alla loro età non è nemmeno scontato avere l’intraprendenza di citofonare a una persona sconosciuta, oltre all’onestà.
Che l’abbiano aperto o no, ciò che è certo è che non hanno toccato nulla: hanno subito pensato a riconsegnarlo, mentre avrebbero potuto fare altri mille pensieri». E ha aggiunto: «Non li conoscevo, tra l’altro erano in bici e indossavano un caschetto integrale, immagino arrivassero dalla pista qui vicino a casa mia. Un gesto bellissimo, assolutamente, ecco perché ho voluto fare un post sui social innanzitutto per ringraziare pubblicamente loro e poi per fare un plauso alle loro famiglie, da qualcuno avranno imparato questa buona educazione. Magari i genitori o qualcuno che li conosce legge e la voce arriva anche a loro. Due ragazzi che, seppur giovanissimi, insegnano l’onestà, la gentilezza, l’educazione, l’empatia e l’intraprendenza».
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