
Cronaca / Como cintura
Lunedì 20 Ottobre 2025
Ennesimo disagio dopo le tre alluvioni: «I taxisti non vogliono venire a Blevio»
Il caso. Il grido d’allarme lanciato da Andrea Dotti, titolare del ristorante sul lago “Momi”. «È inaccettabile. C’è chi chiede un sovrappiù di 10 euro per affrontare la strada per Girola»
Blevio
Ai disagi evidenti lasciati in dote dalle tre alluvioni di settembre, Andrea “Momi” Dotti, titolare del ristorante (con vista unica sul lago) “Momi”, fiore all’occhiello della frazione di Girola - tra le più colpite se non la più colpita dalle alluvioni del mese scorso -, ne evidenzia anche un altro, che lui stesso definisce «decisamente fastidioso».
«I taxi da Como non vogliono più venire a Blevio, men che meno da noi - rimarca “Momi” Dotti -. Hanno chiesto dieci euro in più a delle ragazze dell’Alto Adige che da Como volevano venire a cena nel mio ristorante. E’ inaccettabile. Soprattutto in un momento in cui, con grande impegno e fatica, stiamo rialzando la testa dall’ennesima alluvione. D’accordo una delle due strade che portano a Girola è chiusa, ma dall’altra si transita. Non sarà una curva a gomito da affrontare in due manovre a rappresentare un problema. I camion consegnano regolarmente la merce davanti al ristorante. Non capisco questo atteggiamento da parte dei taxisti”.
Andrea “Momi” Dotti - diretto secondo tradizione nei concetti espressi - ora chiede chiarezza. «Voglio capire il perché di questa decisione - rimarca il titolare del ristorante “Momi”, 45 coperti all’interno e un centinaio all’esterno, che rimarrà aperto sino a domenica prossima -. Al netto di quello che prevede o non prevede la legge, ritengo inaccettabile rifiutarsi di trasportare clienti da Como a Blevio o, come accaduto negli ultimi giorni, lasciarli sulla Lariana, dicendo loro di raggiungere il ristorante a piedi. Attraverso il vostro giornale chiedo “Perché i taxi non vogliono più venire a Blevio?”. Spero che qualcuno mi dia una risposta esaustiva. Nel frattempo, stiamo cercando di lasciarci alle spalle le nuove ferite provocate dalle alluvioni di settembre. Lo facciamo con il consueto impegno. Per quanto mi riguarda, ho offerto il pranzo a decine di volontari giunti a Blevio per dare una mano, incluse trenta persone della comunità mormone di stanza a Bergamo, giunti qui per dare una mano. Una storia bellissima di solidarietà la loro, come tutte quelle viste dal 10 settembre in poi».
Le alluvioni al “Momi” hanno portato in dote danni alla cantina dei vini e ad un magazzino (il 10 settembre) e ad un altro magazzino oltre alla villa di cui “Momi” Dotti è custode nella notte tra il 23 ed il 24 settembre. “Ci tengo a rimarcare che nel limite del possibile ho sempre tenuto aperto, anche per dare un segnale di normalità dentro una situazione difficilissima - la chiosa di Andrea “Momi” Dotti -. Ciò detto, servirebbe l’aiuto di tutti per tornare alla normalità, inclusi i taxi. Da giorni c’è il sole a Blevio e i clienti non mancano. Dunque - mi rivolgo ai taxisti - nessuna paura. Dateci una mano, portando chi ve lo chiede a Blevio e così a Girola”.
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