
Cronaca / Como cintura
Lunedì 11 Agosto 2025
Fuochi d’artificio, scoppia la polemica a Cernobbio
La protesta Gazzola: «Quattro spettacoli in 23 ore: assurdo». Campagnoli: «Un far west». Il sindaco Monti: «Incarico a un professionista per l’impatto acustico»
Cernobbio
Nella settimana che prevede il Capodanno dell’estate - il Ferragosto - la polemica sui tanti spettacoli pirotecnici che accompagnato matrimoni ed eventi nelle location di pregio cittadine è (ri)esplosa dopo che la promessa - al momento al vaglio delle due Commissioni comunali competenti - di un Regolamento ad hoc operativo dal 2026 aveva in parte fatto dimenticare le polemiche già in essere soprattutto nei biennio scorso.
Le lamentele
«Quattro spettacoli pirotecnici in meno di ventitré ore. Perfetta sintesi dell’assurdità che vivono i cernobbiesi - ha rimarcato in un post al vetriolo Andrea Michele Gazzola, capogruppo di “Cernobbio Futura” -. Lo scorso anno il sindaco ha dato sessanta autorizzazioni in deroga. Ogni anno sempre di più. È evidente che non interessa al primo cittadino trovare una soluzione. Possibile che per questi due giorni (8-9 agosto) non abbia visto che i fogli da firmare riportavano le stesse date? Per rispetto di chi vive in paese si sarebbe dovuto permettere un solo spettacolo per giorno”.
A stretto giro è arrivato anche il commento di Luciano Campagnoli, storico vicecomandante della polizia locale di Como, che da sempre via social tiene una personale (e seguita) contabilità degli spettacoli pirotecnici in essere a Cernobbio. “Ventinovesimo evento pirotecnico - si legge -. Stasera con coda. Quando pensi sia finita ricominciano. Continua imperterrita la serie dei soprusi autorizzati da chi dovrebbe vigilare sulla nostra salute, da chi da anni promette un regolamento che disciplini questo “far west” pirotecnico, che fa di Cernobbio la capitale dei fuochi d’artificio. Uno spettacolo pirotecnico a sera? Dove trovi questa abbondanza?”.
A stretto giro è arrivata - e non poteva essere altrimenti - la dura replica del sindaco Matteo Monti. «Anzitutto esigo il rispetto istituzionale. Mi riferisco al consigliere Gazzola. Sui social leggo post al vetriolo, ma in Commissione non ho ancora capito quale sia la sua posizione, cioè se sia o meno favorevole ai fuochi d’artificio. Troppo facile usare i social come cassa di risonanza. Sono in attesa delle osservazioni rispetto al regolamento che abbiamo trasmesso ai consiglieri. Dopodiché in maniera molto serena daremo corso alle considerazioni del caso».
«Non è giusto usare i social»
«Come già anticipato a “La Provincia” è pronto un incarico ad un professionista per quel che concerne la delicata partita dell’impatto acustico. A stretto giro una volta ottenute tutte le risposte del caso, la maggioranza farà le scelte che ritiene opportune, nel pieno interesse di Cernobbio. Condivido che due spettacoli pirotecnici nella stessa serata possono sembrare un qualcosa di forzato. Aggiungo che con l’attuale regolamento non si può non autorizzarli. Detto questo ho anche messaggi di cernobbiesi che comunque accettano di buon grado questi fuochi d’artificio. Ma non lo sbandiero certo sui social».
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