Grandate, restituito il quadro rubato 18 anni fa. Era finito in Sicilia

La “Madonna in gloria con due oranti” risale al 1872 ed era sparito durante alcuni restauri. Un lungo viaggio, poi l’intervento dei carabinieri

Grandate

La Madonna in gloria con due oranti, un dipinto ex voto del 1872, dopo quasi 18 anni ritorna nella sua casa, il santuario di Santa Maria Bambina, conosciuto come Madonna del Noce, luogo sacro risalente al 1470.

Grazie al reparto operativo sezione antiquariato dei Carabinieri di Roma, tutela patrimonio culturale, reparto che lavora per il Ministero della Cultura, ieri pomeriggio il quadro antico è stato riportato a Grandate. Prima di arrivare a Roma il viaggio della tela del 1872 racconta una storia fatta di azioni spregevoli, quali il furto di un’opera d’arte di una chiesa, ma anche della giustizia che ha consentito di veder restituito il maltolto. Il quadro era stato trafugato il 22 novembre 2007 dal laboratorio di restauro di Lazzate, in provincia di Milano, a cui la parrocchia di Grandate aveva affidato non solo “La Madonna in gloria con due oranti”, ma anche la pala d’altare di inizio XVII secolo, 247x173 centimetri, realizzata su tela, che stava nella cappella dell’Epifania, sempre al santuario, raffigurante la scenda dell’adorazione dei Magi.

Nel novembre 2007 il restauro delle due tele era pressoché ultimato ed i dipinti sarebbero dovuti tornare al santuario per le festività natalizie, ma purtroppo avvenne il furto di diverse opere d’arte dal laboratorio di restauro, tra cui quelle del Santuario della Madonna del Noce.

Furto denunciato dall’allora parroco don Daniele Andreani, oggi a Lomazzo, che recentemente si è dovuto recare a Roma per riconoscere l’opera e farla restituire.

Dal 2007 a maggio dell’anno scorso non si sa quali case private abbiano ospitato i dipinti, quello con la “Madonna in gloria con due oranti” il maggio scorso è stato ritrovato in un’abitazione privata in provincia di Enna, sequestrato, portato a Roma e poi il 9 settembre è scattato ufficialmente il dissequestro. Ieri la cerimonia con don Roberto Pandolfi, parroco di Grandate e il sindaco Alberto Peverelli.

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