Cronaca / Como cintura
Mercoledì 31 Dicembre 2025
I cent’anni dell’alpino Tavecchio: «Il gagliardetto lo porto ancora io»
Maslianico Oggi taglia il traguardo del secolo di vita la penna nera più longeva del Comasco
Maslianico
“Ermanno Tavecchio, un secolo di cuore alpino”. Basterebbe quanto scritto dal mensile degli alpini di Como “Baradèll” per descrivere la gioia e l’emozione con cui la comunità di Maslianico (rappresentata in primis dal sindaco Giovanni Onofrio, alpino), il locale gruppo alpini e idealmente le 7 mila “penne nere” lariane festeggiano oggi i 100 anni di Ermanno Tavecchio, il nostro “highlander” come l’ha definito il gruppo alpini di Maslianico sul suo profilo facebook. Lo abbiamo incontrato ieri in Municipio. Al suo fianco il sindaco e una rappresentanza delle “penne nere” di Maslianico, incluso il figlio Emanuele.
«Ho preso la patente dell’auto a 17 anni in periodo pre-militare. Me l’hanno riconfermata fino a 102 anni - racconta -. E’ stato duro il “mio” militare. Ho iniziato a Brunico, poi sono rientrato nella divisione “Monterosa”, poi dato che eravamo “repubblichini” mi hanno portato in un campo di concentramento a Coltano San Rossore. Ci sono stato cinque mesi. Poi nel ’46 mi hanno richiamato ancora a militare. Per inciso non ho potuto votare per il referendum monarchia-repubblica del 1946. Sinceramente ancora oggi ne sono dispiaciuto».
Alla vigilia di questi cento anni - la moglie Adriana è mancata a 101 anni,- Tavecchio, che recentemente ha sfilato primo tra i gagliardetti della sezione di Como durante il 2° Raggruppamento di Reggio Emilia, conferma che «ancora oggi leggo senza occhiali, guido l’auto e non prendo medicine». “Auguro a tutti salute e fortuna - la chiosa - A Brunico, all’interno del battaglione “Edolo”, dovevo fare soli dodici mesi. Ne ho fatti altri diciotto. Gli alpini sono una parte importante della mia vita. Sono stato di recente a Reggio Emilia. Ora ci vediamo a maggio all’Adunata nazionale di Genova».
Nella vita, Tavecchio ha gestito per decenni un negozio di alimentari a Maslianico («Ho iniziato che avevo dodici anni, poi l’ho rilevato nel 1970», confida). E’ stato tra i fondatori del gruppo alpini di Maslianico nel ’53. Gruppo che oggi pomeriggio gli dedicherà un momento di festa, più che meritato. «Un alpino così inserito nella nostra comunità è per noi motivo di vanto», la chiosa del sindaco Onofrio.
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