Il gatto Nicola salvato dai pompieri è tornato a casa

Blevio La fuga del micio tigrato e l’allarme della proprietaria. Era in una cavità a bordo della Lariana

Si chiama Nicola, ha due anni ed è un gatto tigrato. Il micio di Francesca Gorla di Blevio ha recentemente trascorso una brutta avventura che ha turbato la pace familiare della donna. «Quando giro per Blevio e lo cerco chiamandolo per nome, chi non mi conosce pensa che mi rivolga ad un figlio ed invece è il mio gatto». La disavventura, quindi: «Tengo subito a dire che Nicola, per quanto sia vivo per miracolo, ora sta benissimo, ma alcuni giorni fa è scomparso ed il suo improvviso darsi alla macchia ci ha impensieriti: non sapevamo proprio dove fosse».

La svolta, il Venerdì Santo, quando Francesca legge sul gruppo Facebook “Sei un vero bleviano se…” la segnalazione della compaesana Katia Zup che, residente a circa cinquecento metri di distanza, riferiva di avere ripetutamente udito il disperato pianto di un gatto che però non riusciva a raggiungere, delimitando l’area dei miagolii lungo la scalinata che dalla Lariana conduce verso la frazione d Sorto.

«Subito mi sono precipitata sul luogo e l’ho chiamato per nome; Nicola mi ha riconosciuta ma si trovava in una situazione di estrema difficoltà, all’interno di una cavità chiusa con una grata».

«Abbiamo cercato in tutti i modi di salvarlo, ma la situazione era davvero pericolosa. Sulle prime, non volevo allertare i vigili del fuoco, ma alla fine ho dovuto farlo perché il luogo è impervio e per intervenire sarebbe stata necessaria un’attrezzatura idonea. La squadra è giunta sul luogo in soli dieci minuti, gli uomini sono saliti con l’ascensore di un fondo vicino e hanno tentato di prenderlo, ma lui si è spaventato ed è saltato nella boscaglia, giungendo in strada e rischiando di essere investito. Quindi, fortunatamente illeso, è entrato in una villa vicina e non lo abbiamo più visto» afferma Francesca.

«Ho ringraziato per la prontezza dell’intervento i pompieri, ma ero preoccupata perché non sapevo dove fosse andato Nicola. Arrivata dopo alcuni minuti a casa l’ho trovato che mi stava attendendo con aria impaziente come fosse la cosa più naturale del mondo».

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