In Piemonte cancellano i tour diretti a Como per Natale: «Non ne vale la pena»

La scelta I primi effetti dell’addio alla Città dei Balocchi sui manifesti esposti nella zona di Cuneo. Un coro: «Lo spettacolo delle luci era la principale attrazione. Preferiamo puntare su altre mete»

Tra i tour operator c’è chi rinuncia a organizzare pullman per portare i visitatori a Como, per Natale.

È un effetto dell’addio alla Città dei Balocchi, almeno stando alle parole dei diretti interessati. «Puntiamo su località con mercatini più attrattivi», spiegano.

Niente tour a Como, insomma, a differenza di quel che accedeva negli anni scorsi. Il nome del capoluogo lariano è stato cancellato dai manifesti che pubblicizzano le gite alla scoperta dei mercatini natalizi.

Viaggi organizzati

Accade in Piemonte, come dimostra la foto che pubblichiamo. Chi dovesse passeggiare per i portici di Cuneo, oppure al centro di Mondovì o di Saluzzo, potrebbe imbattersi in alcuni manifesti che propongono dei viaggi organizzati per visitare alcune delle manifestazioni natalizie promosse in molte città del nord Italia.

Da Aosta a Verona, passando per Bolzano fino a sconfinare a Lugano e a Lione. Nel lungo elenco figura anche Como, ma le date relative alla nostra città sono state cancellate, depennate una ad una. «Abbiamo puntato su altre destinazioni – spiega Andrea Laschi, responsabile dell’omonima agenzia viaggi – la città di Como infatti non ha confermato la principale attrazione della sua storica kemesse, ovvero lo spettacolo di luci. Ci hanno poi riferito che ci saranno meno casette e meno attrattive. Dunque abbiamo modificato il calendario».

Le agenzie legate a questo tour hanno a catena tolto Como dalle possibili città da visitare. «Senza luci e con meno casette non vale la pena» riferisce Valentina Zazzera dalla “Viaggi ed emozioni” di Cuneo. Per “Promotour” in piazza Pitagora a Torino la manifestazione comasca non ha più sufficiente richiamo.

Stessa risposta da Atmosfera viaggi di Mondovì. «Bisogna pensare che i tour operator hanno a disposizione un numero limitato di bus – spiega Raffaella Giordano, dalla Pellegrino turismo di Boves – che vanno tutti riempiti affinché i viaggi siano remunerativi. Occorre quindi essere sicuri e per tempo che le destinazioni in calendario siano davvero attrattive».

Per tempo, spiega la consulente, sì perché l’associazione culturale Arti libere che si è aggiudicata il bando centrale per l’allestimento del mercatino a Como sta facendo in fretta per riuscire ad aprire la nuova kermesse come da indicazioni. Quanto agli spettacoli di luci con le apprezzate proiezioni occorre precisare che l’amministrazione comunale ha deciso di rinunciarci per mere ragioni di spese energetiche.

Esperienza trentennale

Comunque, come noto dopo una esperienza quasi trentennale la Città dei Balocchi ha fatto le valigie da Como e si è trasferita a Cernobbio, non senza polemiche e dibattiti.

Il nuovo corso dell’amministrazione comunale ha infatti deciso di aprire alla concorrenza preparando più bandi per organizzare gli eventi natalizi. La novità ha creato qualche incertezza anche nel settore ricettivo.

Il presidente degli albergatori comaschi Luca Leoni ha per esempio più volte suggerito all’amministrazione come il rapido cambiamento potrebbe far correre alla città il rischio di perdere prenotazioni. Leoni stesso ha segnalato qualche tour operator pronto a fare un passo indietro, un fatto che in effetti almeno per gli esempi citati si sta verificando.

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