Gara di solidarietà per Elgar: in un giorno 124 donazioni per più di 4mila euro. Ma il cane non ce l’ha fatta

Fino Mornasco Era stato investito da un’auto. Raccolti oltre 4mila euro dopo l’appello dei padroni. Ieri la triste notizia

Un cucciolone dagli occhi dolci, un compagno di giochi per i suoi giovanissimi padroni, vivace e pieno di allegria.

Così è stato Elgar - un siberian Husky - nel suo primo anno di vita, finché qualche giorno fa un’auto non l’ha investito, fratturandogli la colonna vertebrale. Il cane al momento era sopravvissuto, ma da subito si era capito quanto la situazione fosse delicata. Nonostante questo, i suoi padroni non hanno perso le speranze, affrontando le iniziali cure per salvarlo e cercare di offrirgli una seconda possibilità: cifre che, però, erano nell’ordine di qualche migliaio di euro. Da qui il grido di aiuto e il lancio di una raccolta fondi che, in un giorno, ha superato i quattromila euro.

Elgar era fuggito un paio di notti fa dalla sua abitazione di Fino Mornasco, in zona Valle Mulini, e subito i proprietari si erano messi sulle sue tracce, lanciando appelli anche sui social e rivolgendosi a esperti del settore, ma il ritrovamento dell’animale è purtroppo stato drammatico. Il cucciolo, nove mesi appena, era ancora vivo, ma in gravissime condizioni.

Come detto, a seguito dell’impatto la sua colonna vertebrale era rimasta fratturata e le possibilità che potesse tornare a camminare erano davvero appese a un filo, ma i padroni hanno fatto il possibile per salvarlo.

«Un pirata della strada l’ha investito senza nemmeno prestargli soccorso, nemmeno una telefonata alle autorità - ha scritto la sua famiglia sulla piattaforma Gofundme - è stato subito trasferito all’AniCura di Novara dove gli hanno prestato i soccorsi di urgenza e fatto i necessari accertamenti per raggiungere una diagnosi. Diagnosi che lascia poco spazio, ma quel poco per noi è un mondo, è la sua vita, è il sorriso dei nostri bambini, è il nostro cuore. Occorre intervenire urgentemente per stabilizzare la sua colonna ed iniziare il più presto possibile la fase di riabilitazione, in modo che si possano recuperare più funzionalità possibili». Un appello che era già arrivato al cuore di molti: la gara di solidarietà che ne è scaturita non ha purtroppo potuto cambiare il destino dell’Husky.

© RIPRODUZIONE RISERVATA