La mamma di Fabio chiede chiarezza sul decesso del figlio nel lago: «Proprio lì aveva salvato un compagno sub»

Tavernerio Genitori distrutti dal dolore per la scomparsa di Fabio, annegato durante un’immersione al Moregallo. Mamma Tiziana: «Chiediamo che sia fatta luce sulla sua morte»

«Non lo dico perché era mio figlio, ma davvero Fabio era un ragazzo straordinario».

Dopo il fiume di affetto che si è scatenato, insieme al dolore straziante, nei giorni scorsi, alla notizia della morte di Fabio Livio, 41 anni, mamma Tiziana ringrazia di tutto cuore le tantissime persone che stanno ricordando Fabio, cartolaio nella cartoleria di famiglia nella piazzetta di via Provinciale, cuore del paese.

Tante domande

Mamma Tiziana e papà Marco non intendono parlare della tragedia che ha portato al decesso: «Ci pronunceremo solo quando avremo davvero capito cosa è successo domenica nelle acque del Moregallo, dove Fabio si immergeva molto spesso – commenta la madre del sub – Chiediamo che si faccia luce su tutto e che venga disposta anche l’autopsia. Credo sia doveroso nei nostri confronti e nei confronti delle tante persone gli volevano e gli vogliono ancora bene».

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Fabio, grande appassionato di sport e di immersioni subacquee, ha perso la vita proprio nelle acque del Moregallo, mentre con un compagno sub stava cercando di risalire verso la superficie. Le ipotesi vanno dal malore improvviso a un malfunzionamento delle attrezzature. Dettagli sui quali magistratura e periti dovranno fare chiarezza: la famiglia ha demandato tutto ai propri legali e sull’accaduto non vuole intervenire.

Mamma Tiziana, distrutta dal dolore, mostra però la sua grande forza nel ricordare il figlio tanto amato: «Che dire? Siamo stati positivamente circondati dai ricordi e dall’affetto smisurato di tanti suoi amici, conoscenti e compagni – commenta commossa la madre del sub – Sapevo che Fabio era benvoluto da tantissime persone. Mio figlio era un grande lavoratore: fin dall’adolescenza, quando tornava da scuola, si fermava già in cartoleria a dare una mano a mio marito. Da 26 anni dava una mano. Tutto quello che faceva, lo faceva pienamente, con sacrificio e abnegazione. Era ormai in grado di mandare avanti la cartoleria da solo: stavamo già preparando il passaggio formale per lasciare tutto a lui. Mio marito ed io eravamo sicuri che Fabio avrebbe portato avanti l’attività al meglio».

Nelle parole della mamma anche il suo grande impegno nel volontariato, nella Croce Rossa di Lipomo, dove faceva anche l’autista delle ambulanze: «Sempre pronto a uscire di casa e a correre per un turno, per un cambio turno, per sostituire un amico volontario – racconta la madre – Non diceva niente, quando c’era bisogno, prendeva e andava. Nel lavoro, nel volontariato, nello sport: non si è mai tirato indietro».

La passione

Mamma Tiziana ricorda anche la sua passione per le immersioni: «Alcuni anni fa, proprio al Moregallo, aveva soccorso e salvato un compagno sub che si era sentito male. Tornato a casa, non aveva detto nulla: mi ero accorta che era livido e stanco e gli avevo fatto raccontare. Lui non si sentiva un eroe: faceva ciò che doveva fare in silenzio, con abnegazione, sempre pronto per gli altri. Lascia un vuoto in tutti noi, anche nella sorella e nella sua famiglia, con i due nipotini che adorava quasi come se fossero suoi figli».

Per ora i funerali non sono stati fissati, ma sicuramente si terranno nella parrocchia di Lipomo, paese d’origine della famiglia paterna. La famiglia vive a Rovascio, frazione proprio al confine tra Tavernerio e Lipomo.

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