Mezzo milione dalla tassa di soggiorno a Cernobbio

Lago di Como In crescita il gettito derivante dalle attività ricettive: era di 350mila euro prima del Covid, nel 2018. La metà dell’importo alimentato dalla sola Villa d’Este, che si conferma struttura trainante per il turismo

La stagione “grandi numeri” di Villa d’Este ha fatto bene non solo al brand lago di Como, ma anche alle casse del Comune.

Lo certificano, in presa diretta, i numeri sulla tassa di soggiorno, in base ai quali lo scorso anno il cinque stelle lusso ha versato 245 mila euro di tassa di soggiorno su un totale di 425 mila euro introitati dal Municipio. Numeri che certificano quanto rilevante sia stato il “fattore turismo” per Cernobbio.

Di questi 425 mila euro, ben 50 mila euro sono stati versati dalle strutture extra-alberghiere.

Si tratta di un dato - anche questo - di assoluto valore, considerato nel 2018 e nel 2019, l’ultimo anno pre-pandemia l’incasso derivante dalle strutture extra-alberghiere si era attestato rispettivamente a 5 e 10 mila euro.

Il fenomeno “case vacanze”

Forte e decisa, sul modello di quanto avvenuto in altri Comuni rivieraschi, la spinta delle “Case-vacanza”, vero fenomeno turistico del post pandemia.

Alla voce “tassa di soggiorno”, il 2024 si è aperto per Cernobbio con l’allungamento del periodo di piena efficacia dell’imposta dal 31 ottobre al 31 dicembre, a conferma anche del fatto che la stagione turistica in riva al Lario ormai ha inglobato in larga parte anche le festività natalizie e l’ultimo (e sempre atteso) giorno dell’anno.

A perimetrare questo nuovo contesto e in generale gli obiettivi legati agli introiti della tassa di soggiorno ci ha pensato il vicesindaco e assessore al Turismo, Mario Della Torre.

Le previsioni

«A novembre abbiamo approvato in Consiglio comunale la modifica del regolamento di applicazione della tassa di soggiorno. In particolare, per il 2024 abbiamo modificato il periodo di applicazione dell’imposta nel nome di quella destagionalizzazione che anche per Villa d’Este è realtà da due anni a questa parte, considerata l’apertura invernale sino al 31 dicembre - la sottolineatura del vicesindaco -. In precedenza l’imposta veniva applicata dal 1° aprile al 31 ottobre. Quest’anno il periodo di validità andrà dal 1° aprile al 31 dicembre. Nel contempo, l’applicazione dell’esenzione per i minori è stata portata da 12 a 14 anni».

Quanto agli obiettivi, il vicesindaco spiega che «l’utilizzo dei proventi servirà per sviluppare servizi in chiave turistica. A questo proposito, stiamo portando avanti incontri con i rappresentanti delle attività alberghiere, extra-alberghiere e della ristorazione per avere da loro suggerimenti e proposte oltre a raccogliere le rispettive esigenze».

Per il 2024, a bilancio il Comune ha previsto un introito legato alla tassa di soggiorno pari a 450 mila euro, con la quota relativa a Villa d’Este ritoccata al rialzo sino a raggiungere i 260 mila euro.

Quanto alla destinazione di questi proventi (tema sempre di stretta attualità), insieme alla navetta estiva con altri quattro Comuni, i fondi (50 mila euro) saranno utilizzati per l’info point e il potenziamento dell’info-point, altri 40 mila euro (riconfermati) per gli eventi natalizi oltre ad una quota tra gli 80 ed i 100 mila euro per Villa Bernasconi - sede di una qualificata parte degli eventi culturali - e altri 80 mila euro per il festival di Villa Erba, gli eventi nelle frazioni e il piano di sicurezza a supporto delle Associazioni.

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