Minorenni si ubriacano e spaccano la casetta dei libri

Fino Mornasco La rabbia del sindaco: «Siamo preoccupati per l’abuso di alcol da parte dei ragazzini»

Fino Mornasco

È passata da poco la mezzanotte di venerdì. Un gruppo di ragazzini, quattro maschi e due femmine, sta camminando lungo le strade di Socco. Sono tutti giovanissimi, all’apparenza dimostrano al massimo tredici anni, molto probabilmente frequentano ancora le scuole medie. Raggiungono il parco pubblico intitolato alla memoria del politico Giacomo Matteotti. Si siedono sulle panchine, iniziano a bere. Una, due, tre bottiglie di super alcolici svuotate come fossero bibite.

All’1.30, ormai senza più freni inibitori, scherzano, gridano, se la “prendono” con la casetta dei libri danneggiandone lo sportello di chiusura. Non sanno che il sistema di videosorveglianza pubblico sta riprendendo tutto: sei ragazzini, poco più che bambini, in giro da soli in piena notte con a disposizione tre bottiglie di liquori.

Un episodio che ha scosso profondamente il sindaco, Roberto Fornasiero. Con tono sinceramente preoccupato commenta: «A parte il danno materiale, che gli operai hanno già riparato, qui il tema è un altro: siamo di fronte all’abuso di alcool tra minori». Evidenzia ripetutamente come nel video si vedano i ragazzini ingurgitare, sorso dopo sorso, tre bottiglie intere. «È una questione sociale, come amministratori del paese non possiamo restare indifferenti». Il primo cittadino non ha ancora sporto denuncia alla locale tenenza dei carabinieri. «Per ora non lo farò. Il mio obiettivo non è repressivo ma di confronto. Per questo mi rivolgo direttamente ai genitori, nella speranza che riconoscano i loro figli e si presentino in comune per parlarne insieme».

Fornasiero invita a una visione a lungo termine. «Agiamo ora, discutiamone ora, per prevenire guai maggiori in futuro». Evidenzia come i punti fermi debbano sempre essere educazione e rispetto. «Rispetto soprattutto dei giovanissimi per loro stessi». Il sindaco del caso ne ha già parlato anche col mondo della scuola. «Il tema delle dipendenze è un discorso più volte affrontato e trattato con sensibilità in particolare dalla dirigente scolastica (Raffaella Piatti responsabile dell’Istituto comprensivo di via Leonardo da Vinci ndr.)».

Purtroppo negli ultimi anni il problema coinvolge fasce d’età sempre più giovani. Non c’è differenza tra ragazzi e ragazze: si spingono tutti oltre il limite. La bottiglia di super alcolico è diventata un trofeo da mostrare ai follower nei selfie postati su Instragam, qualcuno gira video in cui sfida gli amici a chi beve di più, a chi ha il “coraggio” di arrivare sino a stordirsi, a perdere i sensi con conseguenze devastanti per la salute.

Fornasiero: «Dobbiamo aiutare i ragazzi. Devono comprendere che non può essere la normalità girare a tredici anni la notte da soli e ubriacarsi su una panchina». E la vicenda non si chiude qui. «Ribadisco spero che i genitori si presentino in comune, o almeno ci contattino, intanto lavoreremo per promuovere tavoli tematici e continueremo, come abbiamo sempre fatto, a supportare i progetti già in essere nelle scuole. Il caso Socco deve farci riflettere, non restiamo indifferenti».

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