Nel cantiere c’è poca sicurezza: sei imprese non in regola. Bloccati i lavori all’hotel Milano

Brunate La Prefettura dispone controlli dopo i troppi incidenti sul lavoro: blitz all’albergo. Tre aziende sospese per mancato rispetto delle norme sugli infortuni, una per lavoro nero

“Sigilli” al cantiere per la ristrutturazione dell’hotel Milano di via Brunate. I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, gli ispettori del lavoro di Como, i funzionari di Ats e la polizia hanno infatti sospeso l’autorizzazione a ben quattro delle sei ditte impegnate nel cantiere dello storico albergo che domina dall’alto la città di Como.

I controlli

Il blitz rientra nei controlli voluti dalla Prefettura, per arginare lo spaventoso numeri di gravi infortuni sul lavoro registrati quest’anno in provincia. All’indomani dell’ennesima vittima in un cantiere, il prefetto aveva convocato un tavolo d’urgenza proprio per dare un segnale forte al mondo dell’edilizia, e non soltanto.

Da qui l’intervento avvenuto nei giorni scorsi a Brunate. Dove sono state sottoposte a controllo le sei società impegnate nei lavori di ristrutturazione dell’albergo. I risultati sono clamorosi perché tutte e sei le imprese sono risultate non in regola. Per due, pur a fronte di situazioni non conformi, non si è ritenuto di dover procedere a un provvedimento di sospensione dell’attività. Provvedimento preso, invece, per altre quattro società: tre di queste per gravi carenze in materia di sicurezza, una per la presenza di due lavoratori in nero. Venerdì scorso i responsabili del cantiere volevano ripartire, dopo aver messo mano alle criticità, ma il sopralluogo ha dato esito nuovamente negativo.

Alla fine sono state elevante ammende fino a centomila euro e sanzioni per oltre diecimila euro.

Le contestazioni

Quando carabinieri, agenti e ispettori del lavoro sono entrati nel cantiere, c’erano una trentina di lavoratori impegnati. Tutti quanti sono stati controllati, due di questi sono risultati in nero.

Sul fronte della sicurezza il titolare di una ditta di Pisa è stato denunciato per l’omessa predisposizione del piano di sicurezza, a un imprenditore con impresa a Monza addetto alla posa delle piastrelle è stata contestata la mancata formazione sui rischi dei propri dipendenti, a una carpenteria di Milano l’assenza di parapetti sull’impalcatura e numerose aperture sul vuoto, a una ditta di Firenze lavori in quota non tutelati e le apertura sul vuoto dei terrazzi, a un artigiano l’utilizzo di attrezzature non conformi.

Da qui la decisione di sospendere il cantiere e bloccare ben quattro aziende sulle sei impegnate nei lavori nella storica struttura destinata a tornare a essere un hotel di lusso.

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