Cronaca / Como cintura
Giovedì 25 Settembre 2025
Primi interventi per 17 milioni. Ma il conto salirà
Il bilancio La conferma dell’assessore regionale. Per le segnalazioni i Comuni hanno tempo fino al 29
Como
Maltempo, è iniziata la conta dei danni. Soltanto a Blevio sono in corso interventi per 17,4 milioni di euro, per sistemare il bacino del Seveso ne serviranno altri 200. Pioggia e temporali hanno messo la provincia in ginocchio, come molte altre zone della Lombardia. Ieri pomeriggio più assessorati della Regioni si sono confrontati per programmare i primi passi utili per risolvere le più grandi urgenze. Dissesto idrogeologico, risarcimenti a privati e aziende, misure per mettere in sicurezza vaste area a rischio frana.
«Sì, è iniziata la conta dei danni - conferma l’assessore regionale al Territorio e ai sistemi verdi Gianluca Comazzi -, i Comuni stanno trasmettendo le prime segnalazioni e avranno tempo fino al 29 del mese. Solo dopo quella data potremo avere un quadro preciso e attendibile dei danni subiti da famiglie, imprese e infrastrutture. Al momento è prematuro. Possiamo però dire che abbiamo in corso interventi per 17,4 milioni di euro a Blevio e oltre 200 milioni sull’intero bacino del Seveso. A Meda, per fare un esempio non lontano, stiamo finanziando lo studio sui fiumi Terro e Certosa, affluenti del Seveso e tutti gli interventi previsti, per un totale di 12 milioni, sono opere che riducono concretamente il rischio idrogeologico».
Sono rischi che però bisognerebbe prevenire, non ricorrere a disastro avvenuto.
«La Lombardia è la prima Regione in Italia per investimenti contro il dissesto idrogeologico – ribatte Comazzi - con uno stanziamento complessivo di un miliardo di euro negli ultimi cinque anni. A oggi, inoltre, abbiamo stanziato quasi 300 milioni nei territori colpiti dall’ultima ondata di maltempo. Siamo consapevoli però che l’intensità e la frequenza di questi fenomeni impongono di fare sempre di più. Non esiste un punto di arrivo, la prevenzione è un processo continuo».
La procedura per il riconoscimento dello stato di emergenza, garantisce l’assessorato, «è in corso», «la Lombardia ha avviato le prime interlocuzioni con Roma» in contatto con la protezione civile. «La priorità ora è dare risposte rapide e concrete, poi seguiranno le compensazioni» e a proposito di risarcimenti ai cittadini, assicura sempre Comazzi «la Regione sta lavorando con fondi propri, i Comune stanno svolgendo le ricognizioni e lo Stato farà la sua parte».
Se la Lombardia ha fatto più del possibile allora forse le mancanza sono da attribuire al governo. «Quello che stiamo vivendo non ha precedenti – dice Comazzi - le recenti ondate di maltempo sono uniche nel loro genere. In questa fase l’importante è collaborare: Regione, Comuni e Governo stanno lavorando insieme».
Case, auto, terreni privati, ma anche strade e infrastrutture pubbliche, il maltempo ha colpito anche imprese e ditte, il tessuto produttivo.
«Stiamo anche noi ricevendo segnalazioni e raccogliendo informazioni - dice Graziano Monetti, il direttore di ConfCommercio -, ci sono zone davvero critiche dove le piccole e medio imprese sono in difficoltà, per esempio tra Cantù e Vighizzolo. Sono molti i disagi nei collegamenti, tanti i danni per mancate commesse. Siamo però ancora ad una fase ricettiva».
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