Ragazzi e prefetto in cattedra: «La legalità, sfida educativa»

Villa Guardia Protagonisti dell’evento gli studenti di primarie e medie. Polichetti: «La società funziona quando si rispettano le regole, cosi si fa gol»

“Contro la mafia sempre”, “No alla Mafia”, questo il messaggio che i bambini e i ragazzi della IV e V della primaria don Milani, con quelli più grandi di seconda media della scuola Antonio Sant’Elia hanno composto nella palestra di via Tevere, sede di “Noi contro le mafie… una sfida educativa”, il momento di riflessione ed incontro condotto dai ragazzi per la giornata della legalità. Scuole, famiglie, istituzioni, tutti insieme per far germogliare il seme della legalità, anche qui al nord, dove le mafie sembrano lontano, quando invece sono attive anche nei nostri paesi.

Proprio la presenza di diversi sindaci dei Comuni aderenti al Comitato dei sindaci 5 dicembre, unita a quella del prefetto di Como Andrea Polichetti, e a quella di Benedetto Madonia, presidente del Centro Studi sociali contro le mafie San Francesco di Cermenate, hanno ricordato a tutti come la mafia e l’illegalità sono fenomeni che ci toccano da vicino, contro cui però lo Stato e la legalità vincono.

Falcone e Borsellino

La legalità si è affermata attraverso le parole commoventi che i ragazzi più grandi di seconda media (2A) hanno indirizzato ai giudici Falcone e Borsellino, prendendo atto dello sviluppo dei fatti degli anni Ottanta, elaborando una lettera strutturata in un monologo interpretato dalla classe, in cui i ragazzi hanno espresso riconoscenza chi ha scelto la legalità anche a costo della vita stessa.

Le singole immagini dipinte su foglio A4 che sono andate a comporre i volti di Falcone e Borsellino che si parlano mentre operavano coraggiosamente hanno fatto da scenografia al “vestirsi” della chioma e delle radici dell’albero disegnato a terra che ha ricordato quello di Falcone a Palermo in cui gli studenti della primaria hanno portato alle radici le parole: cambiamento, coraggio, onestà, impegno, denuncia, libertà, responsabilità, audacia ed istruzione, ciascuna legata ad una citazione di donne ed uomini che hanno testimoniato la legalità, come i giornalisti Peppino Impastato e Giancarlo Siani, don Pino Puglisi, Giuseppe Fava, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il magistrato Antonino Caponnetto, Lea Garofalo, Emanuela Loi e Rosaria Costa.

Il progetto

Il risultato di questo progetto condotto nelle scuole dell’Istituto comprensivo guidato dal dirigente scolastico, Francesco Cocquio è stato portato ad un ampio pubblico composto dalle famiglie e proprio ai ragazzi si è rivolto il prefetto Polichetti: «Mi sforzo di essere testimone di legalità ogni giorno – ha detto il prefetto esordendo con una breve riflessione basata sul lavoro di squadra - chi rispetta legalità e le regole fa gol».

Il sindaco Valerio Perroni (il Comune di Villa Guardia fa parte dei Comuni del Comitato 5 dicembre 2014, istituito nel maggio 2017, che oggi conta una trentina di aderenti) ha evidenziato la bravura degli studenti: «Sono i ragazzi i protagonisti di questo progetto che ha come obiettivo quello di prendere coscienza su cosa sia il bene e cosa il male. Solo con questa presa di coscienza e nella convinzione della legalità possiamo reagire a fenomeni di intossicazione del vivere comune».

© RIPRODUZIONE RISERVATA