Tanti giovani in fila per il vaccino
«Vogliamo tornare alla nostra vita »

Prima giornata, ieri, dell’hub in via Napoleona - I comaschi si dicono soddisfatti per l’organizzazione

Chiuso a Ferragosto l’hub a Villa Erba, ieri ha aperto il centro vaccinale in via Napoleona. Si sono visti tanti giovani e giovanissimi, intenzionati a tornare a scuola in sicurezza e a fare attività sportiva in compagnia.

Da ieri mattina, dalle 8 fino alle 20 tutti i giorni, sono in funzione le nuove linee vaccinali all’interno della cittadella della salute nel vecchio ospedale Sant’Anna. L’accesso, dai cancelli principali, è alla destra del monoblocco salendo di pochi passi, dove già a marzo si eseguivano le somministrazioni agli over 80. L’utenza riguarda per lo più la fascia tra i 12 e i 19 anni, la popolazione studentesca, ma anche molti ventenni che hanno bisogno del Green pass per lavorare.

E, tramite il portale regionale, nel giro di 24 ore si ha l’appuntamento.

«Non c’è troppo da rimpiangere l’hub di Villa Erba dove sono stata vaccinata io – racconta la mamma Laura Tettamanti, accompagnando i figli Tommaso e Virginia – la disponibilità è immediata. Abbiamo prenotato l’appuntamento ieri. Siamo appena tornati dalle vacanze. Pensiamo sia importante vaccinare anche i più giovani per tornare a scuola in sicurezza, e poter salire su bus e mezzi di trasporto. Ma anche per riniziare a frequentare squadre e associazioni sportive per fare del sano movimento».

Nessuna lamentela circa l’organizzazione dell’hub, il lavoro dell’Asst Lariana, dopo otto mesi di campagna vaccinale, è ben rodato. «Stamattina c’era molta gente, ma la fila era scorrevole e anzi siamo entrate prima rispetto all’orario fissato – dice Alessandra De Bortoli insieme alla figlia Anita – noi siamo qui per la seconda dose di Pfizer, la prima l’abbiamo fatta a Cernobbio. Abbiamo pochi dubbi sul vaccino, almeno perché serve alla vigilia del nuovo anno scolastico. Anche se la didattica a distanza a qualcuno, assicuro, è piaciuta». Anita, come altri suoi compagni del Casnati, ha apprezzato le lezioni online.

Diciamo che, statistiche alla mano, nel 2020 per maturandi e liceali voti e apprendimenti sono drasticamente peggiorati con la Dad. Per cui entro il 13 settembre, il primo giorno di scuola, la Regione garantisce, per la vaccinazione, una corsia preferenziale per gli studenti.

Oltre agli studenti, in via Napolena c’era anche qualche cittadino d’origine straniera. «Mi pare un buon servizio – racconta Luisa Puricelli accompagnando Maria Druchuk – io ho aiutato la amica, di origine ucraina, da poco arrivata in Italia a prenotare».

I cittadini stranieri, muniti di codice fiscale, possono prenotare il vaccino tramite portale, in caso di problemi si può cliccare sul pulsante “richiedi abilitazione”. Gli stranieri senza documenti possono invece richiedere alla struttura sanitaria erogante la prestazione, un codice temporaneo.

In via Napoleona ieri hanno fatto il vaccino anche tanti giovani lavoratori. «Ho 19 anni e lavoro al bar della cittadella sanitaria – spiega Chiara Elli – nelle scorse settimane avevo prenotato l’appuntamento trovando posto a fine mese. Ma visto l’obbligo del Green pass ho chiesto di farlo prima, e mi hanno dato subito la disponibilità. Nessun timore o dubbio sul vaccino, bisogna farlo» Per sconfiggere la pandemia che ci mette alle corde da oltre un anno e mezzo. «Sì, la penso nella stessa maniera, nessun tentennamento o paura – dice Patrick Rizzo, ventenne comasco – dopo la prima dose a Villa Erba sono qui per il richiamo. Certo, occorre anche dire la verità senza troppe bugie. Dubbi o non dubbi il vaccino siamo quasi obbligati a farlo. Altrimenti lavorare e vivere diventa abbastanza complicato».

L’obbligo c’è per sanitari e insegnanti. Ma il pass serve per i luoghi della cultura, bar e ristoranti e, da settembre, anche i mezzi pubblici come treni e aerei.

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