Torrente Breggia , progetto da 2 milioni per metterlo al sicuro

Cernobbio Gara d’appalto già pubblicata, fondi Pnrr: «Contiamo di aprire il cantiere già nel mese di maggio». Un chilometro e 700 metri di corso da sistemare

Alla lunga lingua di fango e detriti che dalla foce del Breggia è confluita domenica per diversi metri dentro il bacino del lago, con annesso campanello d’allarme per la tenuta delle sponde e di una parte importante dei dieci chilometri su cui si snoda il torrente - tra Ticino e Comasco -, il sindaco Matteo Monti ha risposto con un progetto da 2 milioni di euro - questo il computo generale delle opere - che vede Cernobbio capofila insieme a Como (sottolineatura importante) e Maslianico.

Gli interventi

Progetto finanziato in toto da Regione Lombardia su fondi del Pnrr e che prevede nel dettaglio la sistemazione del torrente nei tre Comuni, i quali hanno evidenziato attraverso i rispettivi uffici tecnici le criticità cui porre rimedio, a cominciare da Maslianico. «È già in essere la gara d’appalto - rimarca il sindaco Monti -. Contiamo di attivare il cantiere entro la seconda metà di maggio. Tutto è nato dopo i danni causati dall’alluvione del 27 luglio 2021. In quel contesto si era deciso con il sindaco di Maslianico Tiziano Citterio e con l’allora primo cittadino di Como Mario Landriscina di trovare le risorse necessarie per un progetto di messa in sicurezza allargato ai tre municipi. Con Como, a quei tempi, si era subito trovata la giusta intesa».

Gli ultimi lavori di pulizia e messa in sicurezza del corso del Breggia risalgono al 2014, grazie ad un emendamento da 400 mila euro al bilancio regionale. Lavori poi affidati ad Ersaf.

Tra gli interventi da porre in essere figura la realizzazione di un «selciatone di fondo al fine di “pavimentare” e pertanto velocizzare la corrente nel tratto più critico ovvero in corrispondenza del ponte sulla provinciale».

«Il selciatone - si legge ancora nella nota - permetterà anche di proteggere la pila centrale del ponte dalla possibile erosione generata dalla corrente».

I dettaglio

Altre opere hanno a che vedere con «la necessità di sottomurare le fondazioni esistenti degli argini, così da scongiurare il rischio di un possibile ribaltamento. Prevista anche una manutenzione straordinaria delle soglie esistenti».

Stando al progetto esecutivo, complessivamente si interverrà su un chilometro e 700 metri di corso del Breggia, che lo ricordiamo ha origine nel Comune di Centro Valle Intelvi per attraversare poi sei Municipi ticinesi. In base all’ultima soluzione progettuale concordata dai tre uffici tecnici - che hanno ben collaborato tra loro - «l’intervento più oneroso riguarda la pulizia della golena del torrente dal materiale detritico, che si è depositato a seguito dei precedenti eventi alluvionali. Gli accumuli, in questo contesto, si presentano lungo tutta l’asta fluviale, su cui la vegetazione ha prolificato». Lo si nota anche transitando accanto al corso di questo torrente transfrontaliero, che - come anticipato ieri dal nostro giornale - potrebbe ospitare in futuro anche un Plis, un Parco locale di interesse sovraccomunale, che avrà la particolarità di essere un parco transfrontaliero.

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