Vaccini, si cambia
«Agli anziani dal 24 febbraio»

La Regione “assume” Guido Bertolaso e rilancia: «A breve un portale per iscriversi». L’obiettivo: «Vaccinare tutti i lombardi entro giugno»

Nuovo cambio di programma: i vaccini agli anziani saranno somministrati a partire dal 24 di febbraio. Lo ha annunciato ieri la Regione, comunicando anche che ai medici libero professionisti il vaccino sarà somministrato a partire dal 10 febbraio e che dalla stessa data si provvederà anche alle comunità psichiatriche, mentre gli ultraottantenni ne beneficeranno soltanto da fine mese.

La Regione ha annunciato anche che entro due settimane aprirà un portale per le prenotazioni online: possibili sempre da fine mese anche le vaccinazioni, nei grandi centri,per insegnanti, forze dell’ordine e lavoratori dei trasporti.

Un sistema parallelo

La settimana scorsa presentando il piano vaccinale, la Regione aveva annunciato l’inizio della fase due, dedicata ai più anziani, dal 26 marzo. Ieri ha accorciato i tempi ufficializzando l’avvio dal 24 febbraio. È vero che nel frattempo è stato approvato AstraZeneca, consigliato per la popolazione sotto ai 55 anni, ma forse lo scatto in avanti è dovuto anche all’imminente partenza della campagna sugli over 80 in altre regioni.

Quindi, occorre terminare la fase uno su sanitari e Rsa per iniziare la fase “uno bis” dal 10 febbraio. Comprende - come detto - residenze psichiatriche, centri diurni, farmacisti e dentisti, medici liberi professionisti, sanitari militari.

Per la successiva fase due nei prossimi giorni verranno raccolte le adesioni e verrà pubblicato il materiale informativo. La fase due necessita di un sistema capillare parallelo per le vaccinazioni: medici, ospedali pubblici e privati, farmacie e medi e grandi centri vaccinali come Lariofiere a Cernobbio.

«Entro una settimana verranno forniti i dettagli su come verranno effettuate le adesioni - ha detto l’assessore Letizia Moratti -, tra due settimane apriremo per tutti un portale, dando priorità ogni volta alla popolazione interessata». Operativamente la fase due partirà come detto dal 24 febbraio. Gli over 80 potranno prenotare facendo «riferimento al loro medico, oppure online con l’aiuto dei familiari, la persona sarà poi contattata per informazioni al telefono o con un sms e sarà precisato dove e quando andare».

Gli over 80 comaschi sono più di 43mila, tra loro avranno precedenza i cronici. Nei grandi hub si pensa di far partire in corsa le somministrazioni per gli insegnanti, partendo da asili, elementari e medie le cui lezioni sono con certezza in presenza. La Regione intende coprire anche i lavoratori del trasporto pubblico e gli addetti della giustizia. Si attendono però precisazioni dal governo circa le cronicità e le categorie professionali più esposte. Per la fascia tra i 60 ai 79 anni e a seguire la restante popolazione ci sono solo delle ipotesi non supportate da informazioni certe.

Attesa per le nuove dosi

Nel primo pomeriggio i vertici regionali hanno presentato alla stampa il nuovo responsabile della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso. Esperto già a capo della protezione civile italiana e sottosegretario del governo Berlusconi. Affianca il referente scelto alla fine dell’anno scorso Giacomo Lucchini. Bertolaso ha premesso che per questo compito non riceverà compensi. «L’obiettivo di vaccinare entro giugno i lombardi è possibile – ha detto – lavorando anche la notte, ma le variabili sono tante e dobbiamo immaginare gli ipotetici cambi di direzione».

Questo è l’attuale scenario, scenario che è già cambiato più volte e che non è detto non cambi ancora in maniera repentina. La variabile su tutti più importante è l’effettivo arrivo delle dosi. «Quanto comunicato la settimana scorsa – ha precisato Moratti – prescindeva dalle informazioni poi fornite dal governo sull’anticipo delle forniture e sull’utilizzo dei vaccini. Ora le vaccinazioni potranno iniziare non più in sequenza, ma in parallelo a diverse fasce della popolazione. Il quadro è in continua mutazione». In ultimo una specifica. Per le difendere la popolazione over 80 è auspicabile l’impiego dei vaccini Pfizer e Moderna, efficaci al 95% e sperimentati anche su volontari anziani. I vaccini Pfizer però si conservano in speciali freezer e sono difficili da gestire negli ambulatori dei medici. I vaccini Moderna, più pratici, hanno quantitativi ridotti. Le dosi di AstraZeneca, con un’efficacia pari al 60% e con scarse informazioni sugli esiti nei più anziani, potrebbero essere usate nei grandi centri per le fasce più giovani, a partire da insegnanti e forze dell’ordine.

La Lombardia entro febbraio riceverà 378mila dosi di Pfizer, 115mila di Moderna e 182mila di AstraZeneca.

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