Via due assessori, sindaco in bilico. Brunate verso il voto anticipato

Il caso Si susseguono le dimissioni nel gruppo di maggioranza che tre anni fa ha vinto le elezioni. Saffioti non esclude di lasciare. Il ruolo decisivo delle minoranze per garantire il numero legale

Si dimettono due assessori, il sindaco Saffioti sta meditando sul da farsi e Brunate si trova a un passo dalle elezioni anticipate. La maggioranza di Brunate da Vivere è in crisi, e la continuità amministrativa sarà decisa dall’atteggiamento che terranno i tre consiglieri delle opposizioni che fanno capo ai gruppi di #Brunate e Brunate per Brunate. Nell’ultima seduta hanno abbandonato il consiglio facendo venir meno il numero legale oltre ad aprire formalmente la crisi. La compagine che nel maggio 2019 ha vinto con larga maggioranza le elezioni con il sindaco Saverio Saffioti non sembra avere le forze necessarie per continuare a governare Villa Franceschini.

Ma veniamo ai fatti. Ovvero alle dimissioni della vicesindaco Laura Bianchi e dell’assessore Silvina Iparraguirre. Entrambe non erano presenti all’ultimo consiglio comunale che è durato giusto un quarto d’ora. Il tempo necessario per la presa d’atto della rivoluzione in corso. È bastato che il vice segretario Livia Cioffi dichiarasse la seduta valida per la presenza del numero legale nonostante le assenze dei due assessori e di altri due componenti della maggioranza Sergio Baccaglini e L uca Bernasconi, che l’ex assessore e componente a sua volta della maggioranza Violetta Bedendo ha preso la parola per comunicare «l’intenzione di rassegnare in brevissimo tempo, le proprie dimissioni».

Se a questo aggiungiamo che i due assessori dimissionari si sono dimessi anche dalla carica di consigliere e che i loro sostituti hanno rinunciato a e entrare in consiglio, il quadro è completo. Anzi no. Perché dall’opposizione di #Brunate, Marco Curi ha chiesto di fare una riflessione sulla situazione che sta attraversando il gruppo di maggioranza. Non sono bastate le parole del sindaco Saffioti che ha sottolineato di avere lavorato in favore della comunità; i componenti delle minoranze (oltre a Curi anche Livio Bosotti e Gianni Guazzetti) a quel punto hanno lasciato l’aula consiliare facendo venir meno il numero legale.

Tutti a casa, in una crisi di cui è difficile vedere la via d’uscita.

La vicesindaco Laura Bianchi non intende tornare sui suoi passi. «Due anni fa abbiamo deciso di subentrare agli assessori dimissionari perché convinte della bontà della proposta del gruppo.Proposta che ritengo valida ancora oggi. Ora sono amareggiata e triste perché a determinare queste dimissioni è il coinvolgimento che è venuto meno da parte del sindaco. Un metodo di condivisione e di rapporti che non riguarda solo gli assessori, ma anche i gruppi di maggioranza e opposizione. Ci credevo - conclude Bianchi - ma dopo due anni ho preferito dimettermi piuttosto che continuare».R. Pro.

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