Villa Erba al debutto con i settantenni
Quasi 800 vaccinati il primo giorno

Ieri i primi anziani fra 75 e 79 anni poi nel fine settimana partirà anche la fascia compresa tra i 70 e i 74 - Pochissimi rinunciano. «AstraZeneca? Va bene tutto»

Sono partite le vaccinazioni all’hub di Villa Erba, 768 le vaccinazioni nella giornata inaugurale.

Ieri mattina il polo fieristico ha accolto i primi cittadini comaschi tra i 75 e i 79 anni per vaccinarli con AstraZeneca. Le operazioni si sono svolte senza intoppi in una prima giornata molto tranquilla, senza grande affluenza. A metà giornata i vaccinatori hanno riferito di pochi rinunciatari, solo qualche persona ha rifiutato AstraZeneca e solo qualche cittadino non si è presentato all’app.

C’è timore che il cambio di rotta sul siero anglo-svedese possa incidere sull’adesione alla campagna. Tra i primi vaccinati ha invece vinto la voglia di mettersi al sicuro dal Covid. Dal fine settimana sono fissati anche i primi appuntamenti per la fascia tra i 70 e i 74 anni. Non si registrano particolari malumori per l’euro chiesto per il parcheggio, dopo le polemiche politiche sulla scelta di lasciare la sosta a pagamento. Il primo test sulla viabilità non ha creato problemi, ma ieri al polo fieristico l’utenza era ancora poca.

«È andato tutto bene, c’è un’ottima organizzazione – racconta Mario Fornaciarini – resta qualche dubbio su AstraZeneca. Avendo avuto qualche problema di salute ho domandato al vaccinatore, che pure era un infermiere. Insistendo anche con il medico mi hanno comunque prescritto Pfizer. L’alternativa era rinunciare e finire in coda dovendo attendere ancora. Ho preferito mettermi subito al riparo dal Covid».

«Io non vedevo l’ora di farmi vaccinare – dice Daniela Mariotti – certo essendomi da poco operata alle coronarie ho chiesto un consulto per avere Pfizer. Mi hanno detto però che non ci sono particolari controindicazioni e ha vinto la voglia di dimenticare il Covid».

Tanti settantenni ieri domandavano ai medici se ora devono ancora tenere la mascherina e rispettare la distanza sociale. La risposta è sì. Altri hanno chiesto se c’è un passaporto vaccinale per andare in vacanza. La risposta è per ora no. La maggior parte dei vaccinatori impiegati a Villa Erba sono molto giovani, hanno risposto al bando regionale e sono ora al lavoro. Ma non mancano sanitari pensionati presenti come volontari e medici di medicina generale pronti a fare la loro parte.

«I dubbi su AstraZeneca sono tanti, ma il vaccino dobbiamo farlo tutti – racconta Anna Fasana – è meglio debellare i timori insieme al virus». «È andato tutto bene, l’hub è ben pensato – spiega Giovanna Onali – dobbiamo essere tutti fiduciosi per uscire in fretta dal tunnel».

Qualche piccolo disguido, poi, comunque, c’è sempre. «Sono stato chiamato domenica per la vaccinazione in Val d’Intelvi a San Fedele – dice Romolo Perini – ma avendo già l’appuntamento sono venuto qui a Villa Erba. In valle qualche anziano anche ultraottantenne aspetta ancora».

«Il parcheggio al galoppatoio è piuttosto lontano per chi fatica a camminare – commenta Silvano Aggio – a parte questo tutto benissimo, dobbiamo essere convinti e contenti della vaccinazione». L’amministrazione di Cernobbio sta chiudendo degli accordi per ricevere aiuto nella gestione del traffico dai vicini Comuni anche con il supporto della Prefettura. Sabato e domenica e nel vivo della fase massiva se l’utenza dovesse essere molto numerosa è possibile venga bloccato l’ingresso in centro paese per deviare il flusso verso il ponte sul Breggia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA