Cronaca / Como città
Lunedì 08 Dicembre 2025
Ottantamila euro di aiuti a Gaza e la parrocchia ringrazia Como
Diocesi Il sacerdote della comunità cattolica: «Grazie per quello che fate. Abbiamo potuto acquistare carburante senza il quale non avremmo la luce»
Sostegno e vicinanza a tutti gli effetti e su più livelli, a partire dalla riflessione e dalla preghiera. «Ma la vostra carità non rimane solo sul piano spirituale o morale: si traduce anche in un aiuto fisico e materiale. Vi ringraziamo davvero, a nome di tutta la comunità e di tutte le persone che hanno potuto usufruire della vostra generosità».
Sono queste le parole che padre Gabriel Romanelli, parroco della comunità cattolica di Gaza City, ha rivolto ai fedeli della Diocesi di Como in un recente videomessaggio. «Voglio ringraziarvi davvero per tutto quello che avete fatto e che continuate a fare. Innanzitutto, ringrazio il vostro cardinale, Oscar Cantoni, e la Caritas diocesana di Como. La vostra carità è grande e si esprime in tutti gli ambiti», le sue parole.
Il collegamento con la Striscia
Il sacerdote argentino – in Medio Oriente da trent’anni, quest’estate è rimasto ferito in un raid israeliano – ha espresso sincera gratitudine anzitutto per l’appoggio «spirituale, perché pregate e fate pregare, e morale, sostenendo iniziative che appoggiano la causa della pace e la promuovono con mezzi etici, morali, buoni». E poi, come detto, ha ringraziato di vero cuore per il contributo che la Chiesa lariana ha raccolto e donato negli ultimi mesi: si parla di circa 80mila euro, già inviati a supporto della comunità in Terra Santa.
Il sostegno prosegue anche in queste settimane, grazie all’iniziativa “Avvento di solidarietà” promossa dalla Diocesi, attraverso la Caritas di Como, in collegamento con il Patriarcato latino di Gerusalemme. «Ogni gesto di carità è una luce di speranza», ricorda padre Gabriel, che nel videomessaggio ha spiegato in che modo sono stati utilizzati i fondi ricevuti fino a questo momento.
A cosa sono serviti i fondi
«Il diesel qui è sinonimo di vita: senza di esso non c’è servizio elettrico, ossigeno per gli ospedali e luce»
«Abbiamo acquistato il diesel. Qui il carburante è sinonimo di vita, perché serve per ricaricare le batterie: senza di esso non c’è servizio elettrico, non funzionano le macchine che producono ossigeno e luce, non si riescono a caricare tutte le batterie e a far muovere i mezzi, compresa l’ambulanza o l’unica macchina che usiamo per diverse necessità», ha confermato il religioso. «La utilizziamo continuamente per trasportare malati e, nei giorni più bui della guerra, anche feriti, oltre che per portare e distribuire cibo ai poveri». Inoltre, «altro dono prezioso sono stati i pannolini. Oggi, in tutto il mondo, sono una necessità sia per i piccoli che per gli anziani e i malati. Qui la loro mancanza è stata terribile: ha causato tanta tristezza e molti problemi».
La raccolta di fondi in queste settimane d’Avvento sarà utilizzata «per il sostegno psicofisico e per varie attività con le scuole», ha assicurato il sacerdote. «Abbiamo altre idee e ve le farò sapere tramite i vostri responsabili», le sue parole nel videomessaggio alla Diocesi.
Il gesto di solidarietà promosso dal vescovo Cantoni nel cammino verso il Natale si allarga, inoltre, alle comunità della Cisgiordania in collaborazione con la Caritas locale. Tutte le informazioni sul sito www.caritascomo.it, dove è possibile ascoltare il video integrale di padre Romanelli.
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