A Brescia l’eredità di Gianni Clerici. Taccuini, libri, appunti: è tutto online

L’iniziativa Donato all’Università Cattolica il fondo librario dello “scriba” comasco del tennis. Interamente catalogato, è a disposizione di chi voglia studiare l’opera del giornalista e scrittore

Ora è ufficiale, Gianni Clerici ha traslocato a Brescia. Il grande giornalista sportivo e scrittore comasco, morto nel 2022, ora ha un suo sito creato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, sito che verrà inaugurato il 3 aprile sotto il titolo “Lo scriba del tennis”, così come il comasco veniva soprannominato.

Si tratta del forziere del fondo librario del giornalista lariano che la famiglia Clerici ha voluto donare all’università bresciana. Un modo per non disperdere tanto materiale di una vita passata a raccontare il tennis, materiale che lasciando Como può essere guardato come un insieme di contributi utili a chi sogna di diventare un giornalista sportivo e chissà, magari speciale quanto Clerici.

L’anniversario

Detto questo, è importante ricordare che il 3 aprile il battesimo del sito de “Lo scriba del tennis” coinciderà con un altro appuntamento importante: il Gianni Clerici Day; si tratta di un evento speciale organizzato dall’Università Cattolica di Brescia per la prima volta il 6 giugno 2024, per il secondo anniversario della morte di Clerici. L’appuntamento con il Clerici Day 2025 sarà nell’Aula Gemelli di via Trieste a Brescia e ospiterà interventi di esperti, sul tema della “cultura del tennis” dal punto di vista letterario, traduttologico e di marketing editoriale.

Agli indirizzi https://pm-unicatt-brescia-clerici.arianna4. cloud/storia-e-composizione/ e https://brescia-raccoltestoriche- gianniclerici.unicatt. it/percorsi/il-giovin-poeta-de-il-tennis-italiano/ è già possibile consultare alcune sezioni del fondo Clerici, un patrimonio immenso il cui senso, proprio in apertura di sito, è descritto dalle parole della figlia di Gianni, Carlotta: «Papà teneva tutto, era un collezionista nato. Nel suo studio abbiamo trovato testi corretti a mano da Giorgio Bassani e Mario Soldati, i taccuini delle interviste, i libri che leggeva per scrivere i suoi, alcuni incipit di romanzi che non hanno visto la luce e naturalmente le diverse versioni dei suoi testi. Credo se ne possa ricavare una sorta di “metodo Clerici” prezioso per i giovani, compresi, forse, i suoi aspiranti colleghi di domani».

Il fondo librario, donato all’Università Cattolica di Brescia nel giugno del 2023, è stato interamente catalogato ed è disponibile per chi vuole studiare l’opera di Clerici e, attraverso di essa, l’uomo Clerici con il suo patrimonio di capacità professionale e di sensibilità letteraria che calava nella redazione degli articoli sul tennis.

Un passante di rovescio

Interessante leggere a questo proposito, e a proposito dell’importanza dell’acquisizione del fondo Clerici da parte della Cattolica, quello che nel sito ha scritto Giuseppe Cosio, redattore all’Università Cattolica, coinvolto nella gestione delle raccolte storiche legate a Clerici: «Se lo stile di scrittura di Gianni Clerici fosse un colpo tennistico, sarebbe con ogni probabilità un passante di rovescio che coglie tutti quanti alla sprovvista, andandosi a conficcare in quell’ambiguo confine tra la linea laterale e la terra rossa, che Gianni aveva ribattezzato “semiriga”. Ecco, in quel poetico limbo sottile, a metà tra dentro e fuori, tra genio e follia, l’Università Cattolica ha saputo inserirsi con sapiente tempismo, offrendo una casa accogliente a quel groviglio ordinato di libri, fotografie, lettere e manifesti che costituisce il fondo librario e documentale del compianto Clerici. Non solo casa, ma anche cassa (di risonanza): il centro di documentazione Raccolte Storiche, che si è fatto carico della gestione e dell’inventariazione del materiale, avrà infatti la missione di valorizzare questo patrimonio negli anni a venire (…)».

© RIPRODUZIONE RISERVATA